Azzate ospita la nuova tappa di "Antichi Organi, Patrimonio d'Europa"

Antiqua Modicia promuove la musica organistica della 41° Stagione "Antichi Organi, patrimonio d'Europa", ciclo di concerti sugli organi storici della provincia di Varese, organizzato dall'Associazione sotto la Direzione Artistica di Irene De Ruvo e Mario Manzin.

Azzate ospita la nuova tappa di "Antichi Organi, Patrimonio d'Europa"

Si svolgerà Venerdì 3 settembre 2021, alle ore 21.00, ad Azzate presso la Chiesa parrocchiale
della Natività di M.V. il concerto con EMANUELE CARLO VIANELLI all'organo.

Il ciclo di concerti sugli organi storici della Provincia di Varese, nacque nel 1960 sotto la direzione artistica del suo ideatore Mario Manzin, organologo e presidente per oltre cinquant'anni della Commissione per la tutela degli organi artistici della Lombardia. Oggi, la prestigiosa rassegna giunge a questo importante traguardo sotto la direzione artistica di Irene De Ruvo, musicista e musicologa che ha raccolto dal Dott. Mario Manzin, dopo un decennio di affiancamento e collaborazione, il testimone di questa storica iniziativa culturale, promuovendola e supportandola con l'Associazione Antiqua Modicia di cui è presidente e direttore artistico.

La Stagione Antichi Organi, che gode del contributo del Consiglio di Regione Lombardia, del Patrocinio della Provincia di Varese e della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese e del sostegno di tutti i Comuni coinvolti, in collaborazione con le Parrocchie, le associazioni locali e il contributo di privati, si articola in 23 appuntamenti (tutti ad ingresso libero e gratuito), dal 4 luglio al 9 ottobre 2021, abbracciando tutto il territorio varesino.

"In occasione di questa 41° edizione i comuni del territorio varesino, ancora una volta e forse più che in passato, hanno dimostrato la loro forte coesione e manifestato, nonostante il difficile periodo dell'Emergenza Covid, il loro grande interesse per questo progetto culturale che ha come obiettivo primario la tutela e la valorizzazione dei manufatti della scuola organaria varesina, frutto di una maestria che contraddistingue questo territorio sin dalla metà del XVII", spiega il direttore artistico Irene De Ruvo.