Cuveglio, Comitato Cittadino sulla riqualificazione di Piazza Mercato
Riceviamo a pubblichiamo la lettera del Comitato Cittadino per una Cuveglio Sostenibile "Strade, Verde e Parcheggi" con alcune richieste e proposte rivolte all'Amministrazione Comunale.
In qualità di Presidente pro-tempore del Comitato Cittadino, il Dott. Alessandro Rossi, rivolge ai rappresentanti delle Istituzioni locali alcune osservazioni e richieste di informazioni sul progetto di riqualificazione che interesserà Piazza Mercato.
In primis, la richiesta è di conoscere gli immobili e proprietà comunali: "Visto l’elenco non aggiornato dei cespiti, delle attrezzature comunali, dei veicoli, dei terreni e di tutti gli immobili di proprietà comunale si chiede copia a nostre spese di tutto quanto sopra descritto; abbiamo rilevato che tutti i cittadini interpellati (non solo gli aderenti al Comitato Cittadino) NON CONOSCONO alcunché in merito: i cittadini hanno diritto di sapere".
Di seguito riportiamo integralmente il testo della lettera del Comitato Cittadino per una Cuveglio Sostenibile "Strade, Verde e Parcheggi":
In relazione alla partecipazione al bando di riqualificazione di Piazza Mercato, il Comitato Cittadino di Cuveglio, forte anche della raccolta di più di 120 firme, che rappresentano altrettante famiglie (e non solo un dato numerico), propone al Comune di Cuveglio, al Sindaco, agli assessori tutti, proposta di variazione, prima della gara di affidamento alla progettazione, prevista per giugno 2021.
Siamo concordi alla riqualificazione della “nostra Piazza Mercato”, luogo storico e identitario dell’intera Valcuvia, non solo per i Cittadini di Cuveglio, ma anche per i turisti in genere di passaggio, come lo erano i vacanzieri milanesi, ricordiamo infatti che venivano a piedi da altri paesi limitrofi, godendo della bella passeggiata in mezzo al verde per recarsi al “Mercato di Valle”.
Quale migliore occasione di questo bando, per dare grande visibilità e per rinvigorire la nostra piazza con una riqualificazione Green, per esempio preservando i nostri 12 alberi storici presenti, piantati nel dopoguerra, che sembra godono di ottima salute, a cui il prof Daniele Zanzi, interpellato dallo stesso Comitato Cittadino, è disposto a dare il suo parere sulla salubrità degli stessi.
I posti auto sottostanti, vista la necessità di aumentarne la capienza, potrebbero essere rifatti seguendo l’esempio di via Stazione con blocchi modulari forati e prato erboso, senza cordoli di contenimento intorno alle piante, su tutto il perimetro della piazza (si allega foto di esempio), mentre la parte centrale, in porfido a richiamo del marciapiede di fronte (sistemazione già a bilancio) rendendo quindi inutile, il parcheggio sotterraneo, e comunque, non consono, esorbitante, e paradossale, con una spesa, che in anni difficili come questi, sembra decisamente iniqua nei confronti delle tante emergenze presenti ancora sul territorio...
I fondi risparmiati di tale opera, potranno essere dirottati, su tutti i parcheggi del paese, migliorandoli, uniformandoli, e magari utilizzandoli per eventi mensili, come Street Food, e mercati ambulanti, in ottemperanza al regolamento per la disciplina del commercio su aree pubbliche, come da scheda descrittiva del commercio in forma itinerante; in questo modo rispondiamo anche al requisito del bando stesso, di rigenerazione urbana, di tutto il territorio comunale e non solo della piazza (alleghiamo foto di due diversi parcheggi, come altri, che necessitano delle strisce, agevolano il posteggio).
L’illuminazione della piazza potrebbe avere nuovi lampioni con design vintage, ma sempre a Led, come a Laveno in lungo lago, mentre, la zona dedicata alla socialità, sarebbe bello trasferirla nella zona antistante al comune, essendo già cintata, risulterebbe più sicura per i bimbi, sarebbe un legame forte con la popolazione, quindi ben vengano gimcane a terra, gioco delle carte e quant’altro presentato nel bando, il cinema all’aperto d’estate proiettato sulla parete, come a Natale le luci sulle vie e non il “palazzo”solo.. non dimentichiamo che abbiamo anche valenti attori di teatro in paese e nell’Alto Varesotto, che purtroppo non hanno un posto dove esibirsi.
Il mercato a kilometro zero, attualmente quindicinale, potrebbe essere spostato sulla Piazza Mercato (però riqualificata) settimanalmente alla domenica, aggiungendosi a quello del giovedì, dando un servizio più che necessario, visto che ormai usufruiamo di un solo supermercato per tutto il circondario.
Che bello poter pensare a una zona della piazza dedicata e pubblicizzata adeguatamente, ai nostri produttori locali, che offrono prodotti biologici, di alta qualità. Buona l’idea di spostare la casetta dell’acqua, magari addossandola alla fermata dell’autobus, così da stimolare i ragazzi, alla riduzione delle bottigliette di plastica, magari omaggiandoli con borraccia e tessera; come pure l’idea del muro di fondo lasciato alla Street art ... anche dei bimbi.
Ma ancora più eccezionale la linea strategica 3 del bando: promulghiamo l’utilizzo della pista ciclabile, agganciandola anche alla Baita Santa Maria, dove si potrebbe ipotizzare, per esempio, merende Valcuviane, con i nostri produttori, che si alternino, alla preparazione e alla vendita delle loro prelibatezze; attrezziamo le casette della tramvia con noleggio biciclette, come a Gavirate, così con pochi accorgimenti facilmente conseguibili, poniamo il primo passo verso una nuova stagione urbanistica, volta al risparmio del consumo del suolo, annosa questione, che dal periodo post-bellico ha avuto un’impennata di utilizzo di area urbanizzata, con aumento delle aree bosco/forestali abbandonate, con conseguente aumento della flora arborea e arbustiva infestante, a discapito delle aree agricole e destinate a pascolo, che, se non arginate, saranno a scapito della popolazione stessa, in quanto non più fruibili a livello ricreativo. Una svolta semplice, e di grande impatto sulla tutela dell’ambiente, sarebbe il recupero dei prati magri, con aree dedicate alla flora mellifera, a tutela delle api, importantissime e da preservare per il bene di tutti, e non ultime l’alpeggio e i maggenghi (Terra e Gente nr 17).
Parco Inclusivo, esiste già un parco nelle vicinanze, è inserito in una area che potrebbe essere valorizzata e riempita con nuove attrezzature ovvero essere adeguato e diventare inclusivo. Invece no, a fianco di una strada trafficata, vicino ad una cabina di distribuzione del metano (Camion finisce sulla cabina poi entra nel parco chissà cosa può succedere) non si capisce perché buttare soldi pubblici... questo stanziamento di soldi, sia comunali che pubblici, ha destato molte perplessità e malumori tra la popolazione; ciò è stato evidenziato sia direttamente dai cittadini sia sui social network, sia sui quotidiani provinciali. Dal taglio degli alberi, alla localizzazione attigua alla congestionata Statale 394, alle implicazioni di natura sanitaria per coloro che ne farebbero uso, al costo a carico dell’Ente, alla possibilità di riqualificare degli spazi simili già esistenti, alle decisioni prese nonostante i pareri negativi evidenziati. Insomma molti i dubbi e le insoddisfazioni raccolte non solo unanimi tra gli aderenti del Comitato ma non si è ritrovato un cittadino a favore di tale opera se non di parte...
Il Comitato Cittadino sentiti i propri aderenti, oltre che i molti cittadini che ci hanno scritto, auspicano in futuro che l’amministrazione comunale svolga una seria attività di studio, ricerca ed analisi in merito ad un preciso intervento, senza però causare tensioni tra diverse parti circa l’effettiva volontà di realizzazione (o meno) di una opera. Ad esempio che si eviti di comunicare attraverso stampa e/o social la volontà di interrare dei parcheggi per poi battere in ritirata: non è una bella immagine per Cuveglio, per i cittadini, per i commercianti e le aziende che ogni giorno lavorano, producono seriamente e si aspettano lo stesso dagli amministratori comunali.
A fronte di tutto ciò comunque confermiamo la volontà di essere coinvolti, di essere informati al fine di poter dare anche il nostro contributo ovvero poter svolgere nel migliore dei modi l’obbiettivo per il quale ci siamo costituiti.