Malpensa, incontro Sea-sindacati sul Green Pass

Chi non sarà in possesso del green-pass non potrà accedere al lavoro, verrà considerato assente ingiustificato  e quindi senza retribuzione.

Malpensa, incontro Sea-sindacati sul Green Pass
Malpensa, Terminal1

Malpensa:  in mattinata un incontro con Sea del comitato covid, in tema Green-pass. 

Sea pubblicherà in giornata un riassunto della normativa contenuta nel decreto-legge e le procedure che  verranno adottate per controllare che i lavoratori siano in possesso del green-pass al momento dell’entrata  in turno. 

Chi non sarà in possesso del green-pass non potrà accedere al lavoro, verrà considerato assente ingiustificato  e quindi senza retribuzione, l’assenza non avrà alcuna incidenza a livello disciplinare così come previsto dal  governo. 

Sea ha intenzione di avviare un sondaggio su base volontaria per avere un quadro della situazione che si  delineerà al 15/10 e stanno valutando se farlo in forma anonima (che non indica però con chiarezza la  situazione) o nominativa in modo da avere chiaro chi sarà presente e chi no anche in termini di distribuzione  sui turni. 

Ciò per poter ovviare alle assenze ed evitare l’interruzione del servizio, senza però chiedere se il green-pass  sarà dato da vaccinazione o tampone, in modo da mantenere la privacy. 

E’ al vaglio, per coloro che hanno patologie per le quali non possono avere la somministrazione del vaccino,  la possibilità da parte di Sea di mettere a disposizione il proprio medico competente per rilasciare, a fronte  di presentazione di certificazione che attesti l’impossibilità vaccinale, la documentazione necessaria per  svolgere l’attività lavorativa. 

I primi giorni saranno presenti dei facilitatori per la gestione delle eventuali anomalie, quali  malfunzionamenti del lettore dei green-pass o documenti che il lettore non riesce a leggere. 

Le Rsu hanno richiesto all’azienda di farsi carico dei costi degli eventuali tamponi o quantomeno di contribuire  allestendo una procedura attraverso l’infermeria. 

L’azienda ha risposto che ha già in carico l’onere dei costi organizzativi dei controlli che non è indifferente e  non può assumersi anche i costi dei tamponi, né ci sono convenzioni in quanto già il governo ha previsto costi  calmierati. 

Dalla discussione è emerso che la cassa previdenza contribuisce col 35% (se non si hanno assegni familiari) o  col 50% (se si hanno) sia per il tampone molecolare (serve fattura, codice fiscale e prescrizione medica che  indica la necessità del tampone) che per il tampone rapido (con scontrino farmacia, codice fiscale e  prescrizione medica che indica necessità del tampone). 

A breve ci sarà un ulteriore incontro per avere un quadro della situazione più chiaro, sarà nostra premura  tenere costantemente informati sulla evoluzione degli eventi. 

Malpensa/Linate 24-09-21