Gemonio, Un pomeriggio in arte...al Museo Floriano Bodini

Un pomeriggio dedicato all'Arte al Museo Civico Floriano Bodini di Gemonio. Domenica 30 maggio, dopo tre rinvii dovuti alla chiusura per la crisi sanitaria, il pubblico potrà trascorrere ore in compagnia dei quadri nella mostra di Mino Ceretti, delle opere della collezione del museo, di una scrittrice varesina e di due musicisti molto particolari.

Gemonio, Un pomeriggio in arte...al Museo Floriano Bodini

Il Museo Civico Floriano Bodini ospita, nel pomeriggio di domenica 30 maggio, la presentazione del libro "Il diritto e il rovescio dell'arte. Come una premessa", di Tiziana Zanetti, studiosa di Diritto dell'Arte e del Patrimonio culturale con collaborazioni editoriali prestigiose alle spalle. Un libro nel quale le questioni giuridiche sono rese chiare e piacevoli da un tono narrativo puntuale, scientifico e sagace.

Trarari Tipi Edizioni, collana Lucernaria, 124 pagine, brossura, € 18,00. Sui maggiori store online e nelle librerie che sostengono l'editoria locale e artistica.

Organizzato dalla casa editrice varesina TraRari TIPI e col supporto della mecenate Siffra farmaceutici, il 30 maggio prevede la possibilità su prenotazione di assitere alla presentazione ufficiale del libro in due turni e mentre i partecipanti dialogheranno con l'autrice e sentiranno le libere note popolari della fisarmonica di Saro Calandi, chi visita il museo troverà nel percorso le sonorizzazioni col ddidjeridoo di Stefano Ravotti. Il mecenatismo di Siffra è fatto ad arte: l'opera in copertina, Cleopatra di Achille Funi, è stata esposta al Castello di Masnago nel 2019 ed è collezione varesina. Siffra srl, sostenendo il benessere della persona con la produzione dei suoi integratori volti al rafforzamento del sistema immunitario, considera l'arte come un miglioramento della vita di ciascuno e permette al pubblico di godere dell'evento musicale in un contesto così speciale come quello del Museo Bodini di Gemonio.

L'arte è molto più di quel che vediamo. «Oltre al soggetto, alla tecnica, alla composizione, al colore... c'è un'altra dimensione, a volte registrata sul retro dell'opera (più facile immaginare la questione per un dipinto) che testimonia la sua vita, la sua provenienza ovvero le vicende che, suo malgrado, ha vissuto. Ma il titolo vuol riferirsi anche al diritto dell'arte e del patrimonio culturale, "materia" che viene raccontata attraverso la vita quotidiana, nella sua normalità e nei suoi momenti eccezionali, e al rovescio, il diritto penale, chiamato ad intervenire in caso di furto, ricettazione, contraffazione, esportazione illecita, danneggiamento» dice Tiziana Zanetti.

Dal volume: «La forma del nostro Paese è il risultato "stratigrafico" dei suoi beni di interesse culturale, dei suoi paesaggi, dei loro significati e valori, degli uomini che li hanno compresi, rinnovati (o umiliati) nel tempo, ma anche delle "regole" che si sono dati per difenderli: una tradizione che, nell'attraversamento dei secoli e dei luoghi, parla di bellezza, civiltà, responsabilità (ma anche di sgomento e impotenza di fronte alla barbarie). Una memoria viva che ha plasmato il carattere degli italiani, e prima ancora il loro sguardo, che a volte sembra essersi abituato a tanta ricchezza da darla per scontata.
Conoscere le regole della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale può servire a ridestare l'attenzione, a non abbassare mai la guardia. La loro finalità più alta è quella di difendere, vivificare e restituire agli individui un bene che è fonte, tra l'altro, di una joie de vivre intensa e benefica che diventa, per il viaggiatore forestiero attento e curioso che attraversi il nostro Paese, uno dei più cari e introvabili souvenir d'Italie.
Si prova a disegnare una cornice, in forma di dialogo interdisciplinare (in uno spazio privilegiato intitolato "Specialmente" che vede l'intervento di diversi professionisti ed esperti) e di esperienza del tutto personale, nella quale collocare alcune questioni, sempre attuali perchè senza risposte ultime e definitive, che sfidano il nostro sguardo e dalle quali dipende il nostro modo di vedere, di percepire e di rapportarci con gli altri e con le "cose" che ci circondano.
Si arriva a stabilire che non solo l'arte è molto più di quel che vediamo ma quel che vediamo, tanto più in un Paese come l'Italia, dipende da quel che siamo o scegliamo di essere ogni giorno, come singoli e come comunità. In questa scelta rientrano anche la volontà e l'impegno nel voler conoscere non solo il diritto ma anche il rovescio (ed evidentemente non ci si riferisce solo a quello dell'arte)».

La riflessione sul patrimonio culturale deve necessariamente tener conto della dimensione internazionale e di quei traguardi fondamentali per il benessere previsti in "Agenda 2030", come si legge nella Premessa del volume. Sul tema interverrà alla Presentazione, portando un contributo prezioso ed autorevole, Leonardo Salvemini, importante giurista ambientale, avvocato e docente universitario.
Atrettanto preziosa e autorevole, sarà la testimonianza in diretta di Annalisa Palomba, ex sostituto procuratore, oggi giudice penale esperta, tra l'altro, di beni culturali. Nel volume è presente una sua intervista intorno al tema "E se un'opera d'arte finisce nelle aule di un Tribunale?".


In collaborazione con Stefano Ravotti @chiamalamusica e con la partecipazione di Saro Calandi.
Diplomato in clarinetto al conservatorio G. Verdi di Milano, Saro Calandi sfiora a 12 anni i tasti di una fisarmonica e, come avviene per certi amori che nascono in segreto ma tracciano il senso di una vita intera, non la lascia più. Vince diversi concorsi musicali, tra i quali nel 1995 il Concorso Internazionale di Casarza Ligure (GE); due volte consecutive, nel 1996 e nel 1997, il Concorso di Erbezzo (VR); nel 1999 l'VIII Concorso Internazionale di San Vincenzo la Costa (CS). Il 18 ottobre 2005 partecipa e vince al 29° Premio e Concorso Internazionale della città di Castelfidardo (AN) per solisti di fisarmoniche, con un brano che è stato inciso e distribuito dalla casa discografica Universal. (...)
Negli anni si sommano altre collaborazioni che spaziano tra i generi più svariati, dal folk al rock, alla classica, al jazz e al tango: fra gli altri lo storico gruppo del Paese delle Mille Danze, i Luf, i Mercanti di Liquore, Arpioni e Panda, senza tralasciare grandi nomi come Angelo Branduardi, Eugenio Finardi, fino ad incursioni nel mondo dell'alta moda con Mariella Burani e della televisione con Ale e Franz e Eve La Plume.

Ed è così che, arricchita da diverse esperienze e fonti di ispirazione, la ricerca musicale di Saro diviene sempre più sfaccettata e ricca di sfumature, approdando finalmente nel 2012 alla creazione di ORAS PROJECT GROUP.
Nei brani composti ed eseguiti con Oras Project Saro miscela echi di diversi stili, trasformandoli in una ricerca personale il cui nucleo fondamentale è l'idea che la potenza sinfonica ed espressiva della fisarmonica la rende paragonabile ad un'orchestra di tanti elementi. Con Oras Project Saro ha selezionato una formazione di musicisti di altissimo livello, provenienti da diverse scuole musicali con i quali esegue brani come Adios Astor, La Danza di Zelmira, Amielus, Il mio blues... (...)

Tiziana Zanetti, studiosa del diritto dell'arte e dei beni culturali, vive sul Lago di Gavirate. Ricercatrice dell'Istituto di Antropologia per la Cultura della Famiglia e della Persona di Milano; Responsabile scientifico di progetti di studio e documentazione relativi ai beni culturali (immateriali specialmente); si occupa di educazione e formazione in materia di tutela (penale) del patrimonio storico-artistico. Ha scritto per "Gazzetta Ambiente", "Il Giornale dell'Arte", "Hestetika". Curatrice e co-autrice dei volumi, editi da San Paolo, Arte e legalità. Per un'educazione civica al patrimonio culturale, 2018; Il Bello e il Giusto. Sulla tutela del patrimonio culturale e la sua fragilità, 2019 e L'Arte e il Mistero. Sui beni culturali di interesse religioso 2020, scritti con magistrati, avvocati e antropologi.
A Varese è possibile acquistare il libro presso la Cartolibreria Gian-Pi di via Montebello 3 (accanto a Villa Recalcati), un luogo storico dal 1986, attento all'editoria locale e alla promozione di poeti e narratori (il titolare è uno scrittore), tanto che negli ultimi anni sono state organizzate varie presentazioni con l'autore nei locali del negozio.
A Gavirate è possibile trovare il libro presso la storica Cartolibreria Molinari in Corso XXV Aprile. E' possibile ordinarlo anche sui maggiori store online.

Per prenotazione, obbligatoria, scrivere a: culturalbrokers@gmail.com