Varese: Antonio Rosati condannato in primo grado
La prima sezione penale del Tribunale di Milano ha condannato in primo grado l’ex presidente del Varese Calcio Antonio Rosati a nove anni di reclusione.
La prima sezione penale del Tribunale di Milano ha condannato in primo grado l’ex presidente del Varese Calcio Antonio Rosati a nove anni di reclusione.
La vicenda riguarda una rete di finte cooperative nel settore della logistica e del facchinaggio operanti all’aeroporto della Malpensa.
L’inchiesta era iniziata nell’ottobre del 2014 con l’arresto di alcune persone tra cui Rosati e Montemurro e ruotava intorno alla società Expo Job.
I due, che furono presidente e amministratore delegato del Varese Calcio, restarono a lungo nel carcere di San Vittore prima di uscire per decorrenza dei termini.
L’indagine di allora mirava a evidenziare un giro di fatture false per 250 milioni e IVA non versata per 63 milioni di euro.
Anche l’ex calciatore Bruno Limido (ex di Avellino e Juventus) fu coinvolto nella vicenda con il ruolo di reclutatore dei dipendenti delle cooperative coinvolte.
Gli inquirenti avevano allora indagato 13 persone che gestivano una rete di decine di cooperative più o meno fittizie che fornivano manodopera al cargo e ai parcheggi dell'aeroporto della Malpensa.
La Expo Job curava la regia operativa spostando le attività tra varie cooperative create a seconda delle esigenze per fornire manodopera e coperture per l'attività di falsa fatturazione.
Molti dipendenti avevano denunciato irregolarità nelle retribuzioni, nei contratti e nei pagamenti dei contributi.
La prima sezione penale del tribunale di Milano ha emesso la sentenza di primo grado per una ventina di capi d'imputazione.
I due principali protagonisti della vicenda sono stati condannati a nove anni Antonio Rosati, a otto Enzo Montemurro e un anno e un mese per Bruno Limido.
Le condanne non hanno nulla a che fare con l’attività con i loro incarichi da dirigenti del Varese Calcio che allora si chiamava Varese 1910.
Il tribunale ha condannato in primo grado anche Antonio Luongo e Rocco Talia a otto anni di reclusione e ha disposto la confisca di beni per oltre 47 milioni di euro.