Presentanti i sentieri fra il Castrum e il Monastero di Torba

Un progetto importante, che ci vede impegnati insieme al PLIS Parco RTO Rile-Tenore-Olona, FAI - Monastero di Torba, Provincia di Varese, Soprintendenza ABAP CO LC MB PV SO e VA e ai Comuni di Castelseprio e Gornate Olona per valorizzare e riunire, com'erano un tempo, il Sito Archeologico di Castelseprio e il Monastero di Torba

Presentanti i sentieri fra il Castrum e il Monastero di Torba

Nell’ambito degli eventi per il decennale dell’ingresso del sito archeologico di Castelseprio nell’Unesco, il Parco Pineta ha presentato lo studio di fattibilità del progetto per la riqualificazione, messa in sicurezza e realizzazione di un nuovo percorso a collegamento dell’area del Castrum con quella del Monastero di Torba.

La presentazione, a cura del progettista, il dottore forestale Alessandro Nuvoloso, è avvenuta martedì 29 giugno all’interno dell’Antiquarium, alla presenza di tutti gli enti coinvolti a sostegno del progetto: Parco Pineta e PLIS RTO, Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio, Fondo per l’Ambiente Italiano, Provincia di Varese e i Comuni di Castelseprio e Gornate Olona.

Il progetto: L’intervento, come ha spiegato Nicoloso, permetterà di perseguire diversi obiettivi: la riqualificazione paesaggistica e forestale del versante orientale del rilievo su cui si trova il sito archeologico di Castelseprio; la creazione di un collegamento diretto tra il Parco Archeologico e il Monastero di Torba; creare una rete sentieristica che possa mettere in comunicazione la ciclabile della Valle Olona con la rete del PLIS Rile Tenore Olona recuperando il ruolo “storico” di crocevia del Castrum e creare una connessione visiva tra la valle e il Castrum per rievocare la sua memoria come punto di controllo e difesa del territorio.

“I due siti così come la rete sentieristica del PLIS e quella della Valle Olona – ha spiegato Nicoloso – sono divise da un tratto brevissimo ma ad oggi impraticabile a causa di un forte dislivello, di un’area boschiva non manutenuta e di una complessa situazione idrogeologica. Per superare e intervenire su questi fronti, lo studio di fattibilità si è concentrato su una soluzione che possa riaprire quest’area alla fruibilità dei visitatori con la creazione di un sentiero di collegamento dei due siti, di una ‘variante’  fino all’ingresso principale del Monastero e di un anello sentieristico con tre punti panoramici che danno sulla Valle Olona e verso le Alpi”.

L’intervento permetterà contestualmente di sistemare l’area boscata e mettere in sicurezza alcune criticità legate ai fenomeni erosivi che interessano i versanti. “Se vogliamo preservare le mura e il tesoro di Castelseprio e di Torba – ha concluso Nicoloso –  dobbiamo intervenire sulle cause dei dissesti e dell’erosione”.

Messa in sicurezza e apertura ai cittadini: Parole d’ordine del Parco Pineta e del PLIS RTO, rappresentato dal Presidente del Parco Pineta Mario Clerici, “valorizzare” e “arricchire”:

“Cinque anni fa la Regione ha deciso che i Parchi dovevano uscire dai loro confini istitutivo ed occuparsi di aree più vaste, gli Ambiti Territoriali Ecosistemici. Gli Enti locali hanno voluto affidarci la gestione dei loro PLIS, come il Parco RTO. Da subito abbiamo pensato a quali progettualità mettere in campo per valorizzarli, facendo rete, facendo sistema con tutti gli attori pubblici e privati interessati. Questo progetto è l’esempio forse più importante e sentito dal territorio di come un’area protetta non vada vista solo come un vincolo ma come un’opportunità. Il Parco, in quest’ottica, deve progettare nella maniera più estesa per la valorizzazione dei suoi luoghi e la loro fruizione. Da parte nostra e di tutti gli enti e le realtà coinvolte c’è una forte volontà di portare a termine questo progetto, che sono certo abbia tutte le carte in regola per intercettare i prossimi bandi regionali, nazionali ed europei, avendo ricadute naturalistiche, di lotta al dissesto idrogeologico, di recupero aree, turistiche e culturali”.

Un sogno che si concretizza: Dal punto di vista archeologico e culturale, lo studio di fattibilità rappresenta una tappa importante per arrivare a concretizzare un sogno che, ha ricordato il Soprintendente Giuseppe Stolfi, viene coltivato da oltre vent’anni:

“Castelseprio e Torba sono un unico sito storico ma oggi appaiono come due realtà divise. Castelseprio è una città scomparsa ma non è evidente come altri esempi più celebri come Ercolano o Paestum. Ma ha una caratteristica peculiare che la rende unica: il connubio tra archeologia e natura, non voluto ma creato dalla Storia e diventato caratterizzante. Un sistema di sentieri e percorsi che attraversino le valli ha un’enorme valenza nell’evocare l’unicità di questo luogo”.

Durante l’incontro è stato letto il saluto dell’assessore regionale alla cultura Stefano Bruno Galli che nel condividere l’iniziativa ha preannunciato la volontà di costruire un accordo di collaborazione programma, come già fatto per il sito Unesco della Val Camonica, finalizzato alla valorizzazione delle vestigia longobarde in Lombardia.

Sono poi intervenuti anche i rappresentanti amministrazioni comunali e provinciali e in chiusura i rappresentanti del FAI.

La giornata è poi proseguita sul campo con un sopralluogo prima al margine superiore dell’area boscata e poi presso il monastero di Torba sul fondovalle.