Curiglia, Il legale del Camoscio Bellavista “mette in mora” la Regione per lo stop alla funicolare.

Il ristorante è fermo da due anni perché è ferma la funivia.

Curiglia, Il legale del Camoscio Bellavista “mette in mora” la Regione per lo stop alla funicolare.

Il legale deIl legale del Camoscio Bellavista “mette in mora” la Regione per lo stop alla funicolare. devono intervenire per tutelare le attività produttive rimaste fortemente danneggiate da questo disservizio».

C’è il covid, che ha messo in ginocchio migliaia di attività ed esercizi pubblici. Ma a Curiglia con Monteviasco c’è anche l’oramai annoso problema dei trasporti. Soprattutto per Monteviasco, la piccola frazione che stenta a sopravvivere alle soglie del terzo inverno senza la funivia che lo collega col resto del mondo.

Per questo i proprietari del ristorante “Il Camoscio Bellavista” chiedono aiuti alle istituzioni, in particolare alla Regione, «affinché intervenga, magari attraverso la partecipazione a bandi che possano aiutare economicamente le attività». A parlare è Gianpiero Maccapani, il legale di Giovanni Ranzoni, proprietario del ristorante, che proprio nei giorni scorsi ha ricevuto la comunicazione da Regione Lombardia alle richieste di aiuto presentate e protocollate al Pirellone.

«Ci hanno risposto che da parte di Regione Lombardia non vi è responsabilità oggettiva sull’accaduto, sui fatti che hanno isolato Monteviasco. Ma noi non chiedevamo questo. Il nostro intento era ed è di avere un sostegno economico reale a beneficio delle attività economiche presenti a Monteviasco. Il mio cliente è pesantemente esposto sotto il profilo economico e i due anni di chiusura sono un costo insostenibile».