Coronavirus, gli abbracci nella stanza della CGIL

mercoledì 24 marzo 2021, alle ore 15.30 verrà consegnata la stanza degli abbracci alla RSA Fondazione Onlus "Longhi Pianezza", in via Gaggiolo 12 a Casalzuigno (Va).

Coronavirus, gli abbracci nella stanza della CGIL
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Coronavirus, gli abbracci nella stanza della CGIL

icominciamo con un abbraccio. È l'auspicio che il Sindacato dei pensionati SPI CGIL Lombardia augura alle RSA consegnando in dono una “stanza degli abbracci”. L'iniziativa è nata dall'esigenza di compiere un gesto concreto per tutti gli anziani che ancora soffrono per la solitudine e per la mancanza di un contatto fisico con i propri famigliari.

A pochi giorni dalle prime consegne di Lodi, Alzano Lombardo, Milano, Lecco, Legnano e Monza - Brianza, è il turno della provincia di Varese: infatti, mercoledì 24 marzo 2021, alle ore 15.30 verrà consegnata la stanza degli abbracci alla RSA Fondazione Onlus "Longhi Pianezza"in via Gaggiolo 12 a Casalzuigno (Va).

Presenzieranno all'evento, Manolo Marzaro, Presidente del CDA  e quattro componenti del CDA, Patrizia Salvemini, Direttrice, Alessandro Garofalo, Direttore risorse umane, Danilo De Rocchi, Sindaco di Casalzuigno, Marino Stifano, Vice Sindaco, Pietro Ballardin, Assessore comunità Montana valli del Verbano, la Rappresentanza del comitato parenti, Dino Zampieri, Segretario Generale Spi CGIL Varese e la segreteria SPI Varese, Valerio Zanolla, Segretario Generale SPI Lombardia.

Le stanze degli abbracci, che il sindacato dei pensionati lombardo ha acquistato, sono complessivamente 18: una per ogni comprensorio territoriale (le 12 province più la Valcamonica e il Ticino Olona). Alcuni territori hanno poi raddoppiato acquistando loro stessi una stanza degli abbracci da donare.

Si tratta di strutture gonfiabili, prodotte in provincia di Torino, a Reano, da un'azienda produttrice di mongolfiere e strutture gonfiabili, che ha voluto fare la sua nel fronteggiare l’emergenza COVID-19 producendo le stanze degli abbracci. Sono facilmente collocabili sia dentro che fuori dagli edifici, all'interno delle quali, in totale sicurezza e, seppur separati da una parete in PVC, ci si potrà nuovamente abbracciare.

“Considerando le difficoltà riscontrate in questo periodo dalla gran parte delle Rsa, abbiamo deciso di donare una Stanza ad una struttura per territorio. La consegna nelle altre province avverrà nell'arco di poche settimane. Ora che la campagna vaccinale, per quanto riguarda gli ospiti delle RSA, si sta completando anche in Lombardia, vogliamo che i nostri anziani possano pensare al futuro con maggiore serenità e tornare il prima possibile ad una vita normale. Questo è il nostro piccolo contributo per far sentire loro la nostra vicinanza e la nostra gratitudine per tutto quello che hanno fatto per noi” dice Federica Trapletti, Segretario dello SPI regionale.

Certo - dice Valerio Zanolla Segretario Generale dello SPI Lombardia - con questo nostro contributo sappiamo bene di non risolvere il grave problema della pandemia che necessita di una azione congiunta tra scienza e politica. La scienza impegnata nella ricerca e la politica nell’approntare iniziative celeri per proteggere la popolazione e soprattutto vaccinarla”.

“La realtà bresciana – sottolinea Pierluigi Cetti, Segretario generale dello SPI bresciano - è stata e continua ad essere, purtroppo, pesantemente colpita dal virus. Una grande sofferenza si è abbattuta sugli anziani, a partire proprio dai tanti ospiti delle Rsa. Da subito abbiamo, dunque, apprezzato e voluto contribuire a questo progetto, attuandolo nella nostra realtà: un gesto concreto per contribuire a facilitare momenti di serenità per persone che nella loro vita hanno fatto molto e oggi si trovano in una situazione di estrema fragilità. Si deve fare tutto il possibile, anche attraverso i piccoli gesti, per fare in modo che il distanziamento, necessario per proteggersi dalla malattia, non si trasformi in abbandono. Il nostro impegno prosegue per la tutela di pensionati e anziani, a partire dalla necessità inderogabile di completare il piano delle vaccinazioni, in forte ritardo”.