Panza (Lega): Il Dipartimento politiche aree montane della Lega riunisce gli amministratori dell'arco alpino e non solo, in soccorso della montagna.
Vco-4-12-2020- "Le attuali politiche del Governo sulla montagna avranno ripercussioni non solo su questa stagione turistica. E' questo il dato di fatto condiviso dagli amministratori a tutti i livelli dell'arco alpino e non solo, rappresentanti e operatori delle varie categorie, che si sono virtualmente riuniti quest'oggi per fare il punto della situazione, coordinati dall'europarlamentare Alessandro Panza, a capo del Dipartimento politiche aree montane della Lega.
L'incontro, indetto per dar voce al comparto e al territorio in grave sofferenza per l'annunciato rimando dell'avvio della stagione turistica, è servito a trarre spunti per costruire un percorso di politiche attive sui territori montani.
E' necessario – dichiara Alessandro Panza – che tutti comprendano che la montagna è una comunità che vive tutto l'anno. Abbiamo persone a cui è stato tolto il lavoro a casa e senza tutele. Servono atti concreti e immediati. Il messaggio che è stato fatto passare è sbagliato –prosegue Panza-, lo sci è divertimento, è uno sport ma è anche lavoro per chi vive in una parte superiore ad un terzo del territorio italiano. Bisogna porre la massima attenzione su indennizzi e ristori, bisogna rendersi conto che la perdita del lavoro sarà sui mesi di novembre e dicembre e sulla prima settimana di gennaio, ma già lo scorso anno con il lock-down di marzo la stagione invernale si era chiusa anticipatamente, con mesi di mancato incasso.
Due gli obbiettivi principali su cui lavorare subito emersi dall'incontro odierno: sottoporre immediatamente le linee guida per la riapertura al Cts, il Comitato Tecnico Scientifico, per ottenere risposte prima delle vacanze natalizie, perché per aprire gli impianti il 7 gennaio non basterà girare un interruttore ma sarà necessario mettere in sicurezza le piste e procedere con le norme e tutti i protocolli che si saranno stabiliti di attuare.
Inoltre sarà necessario per il 7 gennaio avere in area gialla le regioni alpine, visto che in area rossa e arancione non è possibile uscire dal territorio comunale; oppure si potrebbe legare la mobilità alle prenotazioni alberghiere, almeno di un giorno, in deroga al divieto di muoversi dal Comune.
Sono state fatte scelte non verificabili, cadute dall'alto, senza confronto -continua Panza-. Questi provvedimenti sono ingiusti e creano danno alla montagna. Come il provvedimento che blocca gli spostamenti il giorno di Natale; faccio fatica a pensare che in un paese di 200 persone non si raggiunga magari l'anziana nonna, sola, nel paese vicino. E' una legge insensata che scommetto non verrà rispettata.
La prossima stagione, se andiamo avanti così, la metà delle attività non apriranno. Quest’estate c’è stata una massiccia campagna informativa per incentivare le vacanze in Italia, si è creato un “Bonus turismo”, mentre per la montagna non ci si è minimamente preoccupati, nemmeno di lanciare il messaggio giusto. E' evidente, a Roma la montagna e la sua gente non interessano" - conclude Panza.
Così in una nota l'europarlamentare della Lega Alessandro Panza.