Angera-incontro con #Apiantide: dall’apiCOLTURA all’apiCULTURA
Apiantide è un’associazione di recente costituzione il cui obiettivo è la salvaguardia e lo sviluppo dell'ambiente più accogliente per le api e gli altri insetti impollinatori. “noi non siamo apicoltori, ma apicultori”.
Apiantide è un’associazione di recente costituzione il cui obiettivo è la salvaguardia e lo sviluppo dell'ambiente più accogliente per le api e gli altri insetti impollinatori. “noi non siamo apicoltori, ma apicultori”.
L’incontro nella sala consiliare del Comune di Angera è cominciato con il benvenuto da parte del sindaco Alessandro Paladini Molgora agli intervenuti che, per quanto permesso dalle attuali restrizioni, riempivano il locale attenti e interessati, tra di loro c’era anche il vicesindaco di Sesto Calende Edoardo Favaron.
Il presidente di #Apiantide Giulio Puccini ha fatto il punto dell'attuale situazione e ha illustrato i problemi e soprattutto le soluzioni possibili per aiutare le #api, e non solo.
L’obiettivo è quello di salvaguardare l’ambiente sviluppandolo in maniera più accogliente per le api e per gli altri impollinatori.
Il pensiero di #Apiantide è quello di rafforzare il patrimonio ambientale riguardante questi insetti, che sono anche minacciati dal loro sfruttamento economico, creando famiglie di api che sappiano badare a se stesse ripopolando l’ecosistema di colonie selvatiche.
A tal proposito sono state attivate una serie di iniziative tra cui il progetto “Evodia” per la diffusione e la coltura dell’Albero del Miele, l’allevamento e diffusione di colonie di api selezionate secondo i dettami della “apicoltura eretica” e di quella “rudimentale” o la sensibilizzazione sulla necessità di aumentare il “pascolo” per gli impollinatori anche in ambito casalingo.
Giulio Puccini ha citato spesso i “Quaderni di ISPRA” (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) da cui ha tratto e trae informazioni ed ispirazione: “quasi il 90% delle piante selvatiche che fioriscono e oltre il 75% delle principali colture agrarie esistenti necessitano dell’impollinazione animale”, “Il declino dell’ape domestica e degli altri insetti impollinatori sta mettendo a rischio la sicurezza alimentare e l’integrità biologica del Pianeta”.
Gli uomini che in realtà rappresentano, in termini di biomassa, solo lo 0,01 di tutta la vita (se una intelligenza aliena arrivasse sulla terra e cercasse di capirne l’essenza, considererebbe l’umanità come una “traccia” irrilevante) hanno però distrutto l’83% dei mammiferi selvatici e il 50% delle piante, asestando il colpo finale durante l’ultimo mezzo secolo, modificando inoltre gli equilibri e spostandoli verso la formazione di eserciti di polli, mucche, maiali e altri animali da allevamento a scapito degli animali selvaggi.
“Le api - sostiene Giulio Puccini - sono messaggeri d’amore inconsapevoli” e la famiglia di Apiantide è convinta che molto è possibile fare con l’informazione e l’educazione di un numero crescente di persone nella speranza che molti smettano le vesti di “semplici consumatori” per diventare “cittadini coscienti”, a cui l’associazione può fornire mezzi pratici e informativi per riuscirci.