Capolago. Conferenza Stampa dei candidati sindaci a Varese
Ieri in serata il Circolo di Capolago ha ospitato la Conferenza Stampa che ha visto i 7 candidati sindaci a confronto. 3 domande per tutti, interventi di massimo 3 minuti con clessidra alla mano. Un confronto all’americana però ma toni pacati e qualche critica che ha colorito un po’ la serata.
La Conferenza Stampa si è svolta ieri sera presso il circolo di Capolago; la serata non ha dato tregua agli aspiranti sindaci che dopo una breve presentazione si sono confrontati su temi interessanti per la città ed i quartieri. I candidati sono Matteo Bianchi per il cdx, Caterina Cazzato per la lista Civici per Varese e unica donna in corsa, Carlo Alberto Coletto per la lista di Azione, Davide Galimberti uscente sindaco di csx, Giuseppe Pitarresi (detto Pippo) con la lista Sinistra Alternativa, Francesco Tomasella per la lista Varese Libera e Daniele Zanzi ex vicesindaco che corre con la lista Varese 2.0.
Le tre domande hanno riguardato tematiche di interesse generale come la prima sull’utilizzo del PNRR e di interesse più locale incentrato in particolare sull’unicità della città di Varese formata da diversi rioni con una loro particolarità ben specifica.
Matteo Bianchi propone una visione che si regge su 2 gambe vocazionali che vanno recuperate e rilanciate grazie ai finanziamenti del PNRR: turismo e dinamismo che ha sempre caratterizzato la città. Il candidato di cdx ha parlato anche del problema viabilità e della burocrazia amministrativa causata dalla dispersione sul territorio dai tanti uffici dispersi proponendo di spostare tutti gli uffici comunali alla Caserma e utilizzare il Palazzo Estense solo per i turisti.
Riguardo il policentrismo di Varese, Bianchi vuole valorizzare i rioni e renderli più sicuri attraverso presidi di vigili di quartiere. Il suo cavallo di battaglia è la valorizzazione di ciò che già c’è secondo il principio di sussidiarietà orizzontale. Per quanto riguarda Capolago il candidato leghista ha ricordato che sarebbero già dovuti partire i lavori per il parcheggio ma non si sa ancora nulla e che i genitori hanno dovuto rappezzato le buche nella scuola.
Caterina Cazzato è per lo sviluppo sostenibile e l’ascolto delle associazioni. Ha proposto pacchetti di rilancio su commercio e turismo: non una città provinciale ma un luogo con un respiro culturale ampio. L’unica candidata donna ha proposto la “casa della cultura” dedicata all’accoglienza, all’attiva partecipazione della cittadinanza ed all’integrazione.
Riguardo i quartieri è necessario conoscerli giudicando positivamente i consigli di quartieri istituiti dall’amministrazione uscente. Ha evidenziato lo squilibrio di servizi tra i vari quartieri, che richiede una pianificazione attenta delle attività urbanistiche, e la necessità di mettere mano alle procedure di urbanizzazione per rendere più agili i processi. Per quanto riguarda le criticità di Capolago Caterina propone un piano di ristrutturazione a carattere generale.
Carlo Alberto Coletto sottolinea le missioni fondamentali in cui vuole impegnarsi: ambito sociosanitario, turismo e sport. Sostiene il potenziamento dell’assistenza domiciliare, aspetto che richiede un cambiamento culturale e una maggior collaborazione tra pubblico e privato. Coletto vuole sviluppare il turismo fondato sulla presenza di ville e giardini.
Il candidato di Azione propone che i consigli di quartiere partano dal basso e che all’interno del bilancio partecipato si possano destinare più fondi ai rioni. Inoltre vuole migliorare i collegamenti tra i vari quartieri e il centro città. Riguardo Capolago il candidato ha affermato che il borgo ha perso la sua connotazione di borgo che va recuperata con un progetto pilota per tutta la città.
Davide Galimberti evidenzia il fatto che il PNRR richiede progetti impegnativi affinchè i fondi possano arrivare a Varese: la sua proposta riguarda il collegamento veloce con Milano e tra Canton Ticino e Malpensa, volano di sviluppo; nei 5 anni di amministrazione della città, il comune ha ottenuto circa 100 mln e la sua intenzione è di guardare al PNRR con lo stesso dinamismo e pragmatismo. Il Sindaco uscente evidenzia il fatto che ha ripianato il bilancio del comune.
Dal fronte quartieri la giunta Galimberti ha istituito il pulmino che dalla Rasa porta gli studenti alle scuole di S. Ambrogio; ha messo in sicurezza gli attraversamenti; ha ampliato l’illuminazione. Durante la sua amministrazione sono stati istituiti i comitati di quartiere per raccogliere ed esprimere le varie esigenze: nei prossimi 5 anni la sua intenzione è di dare più spazio ai quartieri. A Capolago Galimberti sostiene che la situazione sia migliorata grazie all’illuminazione, alla messa in sicurezza intorno alla scuola ed al parcheggio lungo la provinciale. Futuri interventi potranno riguardare la manutenzione, la fibra e la valorizzazione le strade con ciottolato.
Giuseppe Pitarresi evidenzia il fatto che la popolazione varesina sia in diminuzione e che sono numerose le famiglie in difficoltà economica. Sono state fatte grandi opere a partire dal 2008 che sono come cattedrali nel deserto. Usiamo i 100 mln per famiglie bisognose.
Pitarresi ha continuato affermando di conoscere bene i quartieri di Varese dove abita da 72 anni. Una città ricca dove però ci sono persone che chiedono il reddito di cittadinanza e tante famiglie indigenti. Riguardo la situazione di Capolago il candidato sindaco non ha risparmiato una stoccata all’amministrazione per il fatto che altre zone più “importanti” sono molto più curate.
Francesco Tomasella esordisce con una critica al Green Pass che limita l’esercizio dei propri diritti ed al fatto che solo 2 farmacie a Varese applicano il prezzo calmierato di 15 Euro per i tamponi. Inoltre ha messo in guardia sul fatto che il PNRR porti l’Italia ad essere vittima di vincoli e ricatti da parte dell’Unione Europea, cosa successa anche per il MES. Se arriveranno, questi soldi devono essere usati per rilanciare la vitalità di Varese e l’estensione dei trasporti pubblici fino alle 11.30 di sera. Propone inoltre contributi alle Associazioni sul territorio.
Tomasella denuncia il fatto che alcuni quartieri siano mancanti dei servizi di base e che i politici debbano andare di più nei quartieri per parlare con le persone e con i commercianti. Ascolto, impegno, passione e voglia di stare vicino al cittadino devono guidare il politico. Anche rispetto alle criticità di Capolago, il candidato sindaco ribadisce che la differenza la fa la vicinanza al cittadino proponendo che i consigli di quartiere siano nominati dal basso e che i politici debbano ritornare spesso nei quartieri per informare sul proprio lavoro.
Daniele Zanzi sottolinea l’importanza di lavorare tutti assieme “per” e non “contro”. C’è il rischio di distribuire i fondi a pioggia senza una visione di cosa si vuole da questa città. Varese non è più il “land” del turismo e del commercio, quindi bisogna dare una nuova visione che punti sull’ambiente che è la vera ricchezza. Varese non deve essere isolata ma in connessione con i dintorni. Importante è anche la formazione dei cittadini.
Per quanto riguarda i quartieri Zanzi propone di difendere la peculiarità di ciascuno non facendo opere uguali per tutti ma studiando i rioni singolarmente. Di Capolago ha sottolineato la problematica della viabilità e di aree abbandonate dove far nascere un parco e il parcheggio. È necessaria una maggior sicurezza tramite la vigilanza e limitando la velocità nelle zone critiche.