COVID-19: documenti, analisi e proposte su http://www.coordinamentocamperisti.it
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grazie a coloro che inviano notizie i loro studi / 328 8169174 - 055 2469343 / info@incamper.org
Grazie per il messaggio e ormai sono proprio loro al governo dei “visionari” perché in allegato il nuovo modulo di poche ore fa dove hanno corretto l’italiano nel passo dov’era scritto “di essere a conoscenza delle misure di contenimento del contagio vigenti alla data odierna ed adottare” e che era da leggere “ed adottate”. MA hanno confermato la follia che vede la dicitura per chi si sposta da una regione ad un’altra il sottoscrivere che lo spostamento rientra in uno dei casi consentiti dai medesimi provvedimenti ma quali sono? visto che escono di giorno in giorno e uno in urgenza di spostarsi fuori regione dovrebbe aprire i Bollettini di ogni regione che attraversa e capirli?
Pensa, abbiamo degli equipaggi in autocaravan in Sicilia presenti prima del divieto al rientro alla propria residenza e che, se riuscissero a traghettare (cosa vietata al momento per le persone), per tornare a casa dovrebbero attraversare oltre 4 regioni, quindi, preventivamente cercare e studiarsi i loro bollettini Ufficiali di ogni regione pena il dichiarare il falso?
In questa situazione l’unica soluzione e la ribadiamo è quella della costituzione del Consiglio Esecutivo permanente come abbiamo rappresentato al governo in grado ricevere i flussi informativi, crearne altri di flussi informativi, emanare norme facenti parte di un piano strategico che il Governo non ha.
Serve il varo di un piano strategico sanitario di almeno 3 anni visto che ora l’OMS ha confermato che per un vaccino occorrono ancora da 12 ai 18 mesi e alla luce della previsione di 8milioni di contagiati e 250.000 decessi che avevamo pubblicato (mai smentita) e che al telegiornale sono arrivati a una stima di oltre 610.000 già contagiati in Italia).
E serve un piano strategico economico almeno di 6 anni perché l’economia non si riavvia in tempi brevi.
Mi sono fermato a pensare a quanti, contrariamente al sottoscritto, sono soli in una città lontano dai parenti, perché se si ammalano non avranno i soldi nemmeno per comprare da mangiare. Se poi disgraziatamente li mettono in terapia intensiva spariranno in un forno crematorio (sempre se riusciranno a smaltire i corpi) senza nemmeno poter salutare i loro cari.
Ecco perché chi è ancora sano deve intervenire, farsi sentire in ogni modo, anche solo per obbligare il governo a fornire i dati di:
- quante apparecchiature, tecnici e tamponi ha a disposizione per poter mappare una determinata area e poi a cascata spostarsi nelle aree limitrofe (vedi allegato) in modo da scoprire il “nemico” e isolare i contagiati;
- quanti tamponi hanno eseguito per ogni singola persona (loro pare contino anche quelli ripetuti su una persona);
- quanti sono tutti i morti in ognuno dei 7.914 comuni e quanti morti erano nello stesso periodo nel 2019 in modo da comprendere al volo l’impatto del virus;
- quanti sono i crematori, loro ubicazioni e capacità di trattamento;
- quanti sono le tute complete a prova di virus da poter consegnare per primi al personale di assistenza sanitaria.
- quanti sono le persone invalide nelle strutture e quante sono al domicilio ma necessitano di assistenza medica e infermieristica per la loro patologia.
L’elenco può proseguire ma sarebbe già un passo avanti avere giornalmente aggiornati detti flussi informativi.
Quindi scrivete, telefonate, intervenite in ogni modo possibile per avere un Consiglio Esecutivo, lasciando al governo gli affari correnti.
In questi giorni mi pare di dover ripetere la vita di mio padre che si fece tutta la passata guerra nei sommergibili perché l’allora governo entrò nella seconda guerra mondiale completamente impreparato (per fare un solo esempio: il nostro governo che, per trovare gli infermieri, fa scorrere su tutte le televisioni l’appello mentre dovrebbe avere la banca dati di quanti si sono diplomati infermieri e non fanno parte del SSN da contattare direttamente e rapidamente) tanto da arrivare al fatidico 8 settembre con la rapida fuga del governo e gli italiani lasciati senza ordini e alla mercè di un alleato tradito per la seconda volta in un secolo.
Vista la situazione NON dobbiamo arrivare impreparati al prossimo 8 settembre, possiamo intervenire subito come sopra detto.
Questo governo spera che, essendo in emergenza non possa essere mandato a casa ma
se una forza politica fosse pronta a varare la costituzione del Consiglio Esecutivo permanente,
giuro che sono pronto a scendere in piazza per sostenerla, anche se è vietato dalla legge
perché è meglio rischiare il contagio in una manifestazione che rimanere immobili,
sperando nella fortuna o nelle preghiere, per non diventare un numero per la statistica morti COVID-19.
Che la giornata sia propizia.
A leggervi, Pier Luigi Ciolli