Dall’Europa arrivano i soldi, quelli veri

Arriva a Roma Ursula Von der Leyen con i primi soldini dei fondi per la ripresa economica, non ancora tutti, ma si comincia a fare sul serio con i primi 25 miliardi.

Dall’Europa arrivano i soldi, quelli veri
Dall’Europa arrivano i soldi, quelli veri
Dall’Europa arrivano i soldi, quelli veri

Arriva a Roma Ursula Von der Leyen con i primi soldini dei fondi per la ripresa economica, non ancora tutti, ma si comincia a fare sul serio con i primi 25 miliardi.

Adesso le chiacchiere stanno a zero e bisogna fare sul serio, bisogna dimostrare al mondo che non siamo solo dei chiacchieroni #bimbiminkia, ma che quando serve ci rimbocchiamo le maniche sospendiamo le televendite e le campagne elettorali per concentrarci tutti nello sfruttare al massimo questa occasione storica irripetibile.

Forse non tutti i 25 miliardi arriveranno subito, ma sa subito bisogna saperli spendere e non buttarli nelle latrine politiche o malavitose che fino a oggi si sono spartiti tutto quel poco che riuscivano a portare a casa incapaci di immaginare e presentare progetti credibili.

La presidente Ursula Von der Leyen ha in tasca l’approvazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza italiano da 191,5 miliardi. 

L’iniezione di denaro in arrivo prevede 68,9 miliardi di euro in sovvenzioni e 122,6 miliardi di euro in prestiti e i primi 25 miliardi arrivano quasi subito.  

La commissione ha espresso l’opinione che il piano italiano “contribuisce ad affrontare in modo soddisfacente” le raccomandazioni specifiche di Bruxelles sulle riforme da fare. 

La parte più complicata comincia adesso quando il nostro paese, a cui spetta la fetta più consistente dei finanziamenti del Next Generation Eu, è obbligata a rispettare progetti e scadenze per poter continuare ad accedere ai fondi e la Commissione controllerà se e come verranno spesi i denari erogati con controlli semestrali  da ora al 2026, intervallo in cui dovranno essere realizzati i progetti annunciati.