Emergenza coronavirus: chiarimenti sui volontari di protezione civile
In questi giorni di emergenza, la Protezione civile ha un ruolo molto significativo nella gestione delle diverse problematiche.
Il Settore Protezione civile provinciale ha inviato continue e precise comunicazioni ai Sindaci (sono loro la riconosciuta autorità di Protezione civile sul territorio comunale) per fornire loro il supporto necessario per l’attivazione e la gestione pratico-operativa dei Centri Operativi Comunali, che hanno un ruolo strategico per organizzare le azioni necessarie a gestire l’emergenza.
Come specifica il consigliere delegato Alberto Barcaro, è stato anche chiarito quale deve essere il ruolo dei volontari di protezione civile che sono persone formate tramite corsi on line (a cui segue una verifica delle competenze) o tramite i corsi tradizionalmente organizzati dalla Provincia che ha una specifica delega da Regione Lombardia..
“Ricordo che i volontari di protezione civile hanno dei compiti ben individuati e chiaramente definiti da una specifica normativa, il loro ruolo non deve essere sottostimato o peggio inventato – afferma Barcaro -. Per questo reputo non sia opportuno utilizzarli per le più diverse esigenze, come il controllo dei flussi delle persone ai supermercati. Il Decreto ministeriale specifica che questa attività spetta ai proprietari dei supermercati e non indica che la debbano svolgere dei volontari. Ho notato però che in alcuni comuni i sindaci utilizzano a questo scopo dei volontari, che non possono assolutamente essere confusi con volontari di protezione civile.
Si tratta piuttosto di volontari generici che svolgono attività di tipo sociale, ma non di protezione civile. E i sindaci lo dovrebbero sapere anche se, su 138 comuni della provincia, l'anno scorso quando li ho convocati, se ne sono presentati solo 50, Ma sono sicuro che dopo questa terribile emergenza, la prossima volta ne avremo qualcuno in più. Ribadisco che la Protezione civile fornisce un supporto coordinato e non improvvisato e scomposto, come purtroppo, ho invece notato in alcuni casi”.
A proposito delle mascherine, Barcaro puntualizza che la Provincia di Varese non ha ricevuto nulla da distribuire ai Comuni per i cittadini o per le aziende, come invece proclamato da chi gestisce questa emergenza a livello nazionale sui social e in televisione: “come Provincia di Varese ne abbiamo ricevute 300 da Regione Lombardia e che altre 500 sono state fornite da un'azienda del territorio. Per tali mascherine, che, è importante sottolinearlo, sono dpi a norma di legge, siamo in attesa di un’ulteriore donazione, che sarà molto importante, oltre a una nuova fornitura regionale. Ricordo anche che la Regione ha centralizzato la distribuzione, dando priorità ovviamente alle strutture sanitarie.”
“Concludo ringraziando, anche a nome del presidente Emanuele Antonelli, tutti gli oltre 2.500 volontari di protezione civile della provincia e il Settore Protezione civile provinciale per il tempo, le forze e il grande impegno che stanno dedicando alle molteplici attività provinciali e comunali”.