Eurobonds - Lancini (Lega): «Quello della Lega l’unico voto coerente a favore del Paese. Il resto è fumo negli occhi...»
(Bruxelles, 9 Apr) - “In un momento in cui l’attuale maggioranza scandalosamente impedisce di presentare e votare nel Parlamento Italiano una risoluzione di indirizzo che indichi un preciso mandato al premier Conte in vista del Consiglio Europeo del prossimo 23 aprile, gli apprendisti stregoni dei Cinque Stelle e alcune testate da sempre schierate in favore dell’establishment UE uniscono le forze per creare ad arte una polemica in sede europea contro la Lega, al solo scopo di gettare fumo negli occhi dei cittadini e nascondere le proprie responsabilità nella crisi odierna.
La presunta colpa della Lega sarebbe quella di aver respinto un emendamento dei Verdi a favore dei Coronabond (o Eurobond), in una risoluzione peraltro non-legislativa che non avrebbe comunque impegnato il Consiglio Europeo. Come esponenti della Lega rivendichiamo con coerenza di non aver mai creduto in questo strumento perché sappiamo bene cosa implicherebbe. Infatti, sul lato politico, gli Stati da sempre contrari vi acconsentirebbero (in linea teorica) solamente in cambio dell’accoglimento da parte delle economie in difficoltà dell’intervento diretto della troika UE nelle scelte economiche, con le inevitabili eurotasse da “lacrime e sangue”. Ma soprattutto, dal punto di vista tecnico, chi spaccia gli Eurobond per una mera mutualizzazione del debito fra gli Stati Membri nasconde colpevolmente il problema. Essi avrebbero un ranking comunque superiore ai nostri BTP - sia quelli già emessi che quelli futuri - quindi il rimborso degli stessi sarebbe subordinato a quello del debito mutualizzato. Questo significa che di fatto i BTP diverrebbero strumenti subordinati, dunque più rischiosi ed onerosi, facendo diminuire il valore di quelli già in circolazione (con la inevitabile corsa alle vendite da parte dei detentori) ed incrementando il tasso di interesse richiesto dai mercati per quelli di nuova emissione.
Al di là delle mistificazioni di qualcuno e delle pie illusioni di qualcun’altro, la via maestra per affrontare la crisi resta quella messa già in campo da economie forti come quelle del Regno Unito, degli Stati Uniti, della Cina e del Giappone, cioè la monetizzazione del deficit attraverso una Banca Centrale (nel nostro caso la BCE) che si assuma l’onere di pianificare un congruo acquisto di titoli di stato degli Stati membri ad un tasso bassissimo senza gravare sui cittadini europei”.
Lo dichiara in una nota Danilo Oscar Lancini, eurodeputato della Lega e membro della Commissione “Commercio Internazionale” (INTA) del Parlamento Europeo.