Corpo Forestale, sentenza UE
Come già abbiamo avuto modo di esaminare ed argomentare, anche in altre vesti, con plauso apprendiamo che non si ferma la battaglia degli ex appartenenti al Corpo Forestale dello Stato oggi accorpati nell’Arma dei Carabinieri, divenuti Militari contro ogni norma previgente ed in violazione dei diritti acquisiti con il precedente status.
Nonostante la sentenza che la Corte Costituzionale ha pronunciato lo scorso luglio abbia giudicato l’accorpamento attuato dalla riforma Madia come incompatibile con la Costituzione, non è stata ancora posta la parola “fine” sul dibattito.
L’ultimo sviluppo in merito arriva dall'Europa, nella giornata di martedì scorso, infatti, è stata resa nota una sentenza del Comitato Europeo dei diritti sociali, il quale ha riscontrato - a differenza di quanto fatto dalla Consulta - una violazione dei diritti del personale precedentemente impiegato nella Forestale.
Ricordiamo che all’accorpamento era stata contestata una possibile violazione del principio di autodeterminazione visto che nel passaggio dal Corpo Forestale all’Arma dei Carabinieri il personale ha perso lo status civile acquisendo quello militare.
Una violazione non riscontrata dalla Consulta, che invece ha riconosciuto come "legittimo" il transito in tale ordinamento dei Forestali.
Adesso un nuovo capitolo di questa lunga, e probabilmente infinita, storia:
".....il Comitato europeo dei diritti sociali ha riconosciuto, all’atto della valutazione del ricorso presentato dagli ormai ex sindacati del Corpo, una violazione dei diritti sociali, come ad esempio il diritto allo sciopero, ecc."
Qui segue la posizione, del Movimento Politico - Casa degli ITALIANI, sul caso de quo ed altre violazioni governative:
https://ennio-pietrangeli.blogspot.com/2017/08/madia-forestali-e-carabinieri-nonche.html?m=1
EP
Redazione Roma
IL QUOTIDIANO D'ITALIA