Gallarate, Comune e scuole 'A riveder le stelle' festeggiano DanteDì
In occasione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, presso l'Istituto Gadda Rosselli , nell’ambito del programma delle celebrazioni col Comune di Gallarate e con tutte le scuole della città, si è svolta l’iniziativa “Il piacere di leggere”, con ospite il giornalista e scrittore Aldo Cazzullo.
L’iniziativa ha coinvolto tutta la comunità scolastica e la cittadinanza in modalità virtuale sia in diretta streaming sia in differita, a partire dalla messa online di ieri, giovedì 25 marzo 2021, a partire dalle ore 16:30.
La registrazione video dell'evento sarà disponibile a breve sul canale YouTube dell'istituto Gadda Rosselli e sul sito del Comune di Gallarate.
Nel seguente video i saluti del Sindaco Andrea Cassani, dell’Assessore comunale alla Cultura e Istruzione Massimo Palazzi e dei Dirigenti scolastici che hanno partecipato all’iniziativa, e a seguire il video dell'intera iniziativa.
Un libro sul più grande poeta nella storia dell'umanità, a settecento anni dalla sua morte, e sulla nascita della nostra identità nazionale; per essere consapevoli di chi siamo e di quanto valiamo.
Dante è il poeta che inventò l'Italia. Non ci ha dato soltanto una lingua; ci ha dato soprattutto un'idea di noi stessi e del nostro Paese: il «bel Paese» dove si dice «sì». Una terra unita dalla cultura e dalla bellezza, destinata a un ruolo universale: perché raccoglie l'eredità dell'Impero romano e del mondo classico; ed è la culla della cristianità e dell'umanesimo.
L'Italia non nasce da una guerra o dalla diplomazia; nasce dai versi di Dante. Non solo. Dante è il poeta delle donne. È solo grazie alla donna – scrive – se la specie umana supera qualsiasi cosa contenuta nel cerchio della luna, vale a dire sulla Terra. La donna è il capolavoro di Dio, la meraviglia del creato; e Beatrice, la donna amata, per Dante è la meraviglia delle meraviglie. Sarà lei a condurlo alla salvezza. Ma il poeta ha parole straordinarie anche per le donne infelicemente innamorate, e per le vite spente dalla violenza degli uomini: come quella di Francesca da Rimini. Aldo Cazzullo ha scritto il romanzo della Divina Commedia.
Ha ricostruito parola per parola il viaggio di Dante nell'Inferno. Gli incontri più noti, da Ulisse al conte Ugolino. E i tanti personaggi maledetti ma grandiosi che abbiamo dimenticato: la fierezza di Farinata degli Uberti, la bestialità di Vanni Fucci, la saggezza di Brunetto Latini, la malvagità di Filippo Argenti. Nello stesso tempo, Cazzullo racconta – con frequenti incursioni nella storia e nell'attualità – l'altro viaggio di Dante: quello in Italia. Nella Divina Commedia sono descritti il lago di Garda, Scilla e Cariddi, le terre perdute dell'Istria e della Dalmazia, l'Arsenale di Venezia, le acque di Mantova, la «fortunata terra di Puglia», la bellezza e gli scandali di Roma, Genova, Firenze e delle altre città toscane. Dante è severo con i compatrioti. Denuncia i politici corrotti, i Papi simoniaci, i banchieri ladri, gli usurai, e tutti coloro che antepongono l'interesse privato a quello pubblico. Ma nello stesso tempo esalta la nostra umanità e la nostra capacità di resistere e rinascere dopo le sventure, le guerre, le epidemie; sino a «riveder le stelle».