Il decreto omotransfobia metterà il bavaglio agli oppositori?
Non si capisce il senso del decreto voluto dal Governo. La Fundamental rights Agency dell’UE collochi l’Italia tra le Nazioni più sicure per quanto riguarda gli episodi di violenza, minaccia o discriminazione nei confronti dei gay.
Durante l’odierno consiglio regionale della Lombardia i consiglieri della Lega Alessandra Cappellari, Francesca Ceruti, Silvia Scurati, Marco Colombo e Max Bastoni hanno esibito cartelli contro il DDL ZAN omotransfobia.
“La sinistra ha l’evidente tendenza ad accusare di qualsivoglia attributo che finisca con fobia chiunque non gli vada esattamente a genio, chi ci garantirà che questo provvedimento non sarà solo un pretesto per mettere un bavaglio agli oppositori politici?” si sono domandati i consiglieri del Carroccio.
“Si tratta quindi di un vero e proprio attentato alla libertà di parola e di opinione, principi fondamentali della Costituzione e dell’ordinamento repubblicano. La sua approvazione porterebbe ufficialmente al’inizio di una dittatura di stampo Orwelliano, nella quale chi oserà ostacolare i principi degli arcobalenati verrà imprigionato e istruito insegnandogli ad amare il Grande Fratello LGBT.”
I consiglieri della Lega hanno infine ricordato che la Fundamental rights Agency dell’UE collochi l’Italia tra le Nazioni più sicure per quanto riguarda gli episodi di violenza, minaccia o discriminazione nei confronti dei gay. “A oggi le priorità sono il sostegno alle famiglie e alle imprese lombarde non a pretese e imposizioni ideologiche. Dire la verità, sostenere che solo un uomo e una donna possono fare figli naturalmente, diventerà reato. Siamo alla follia”.