Ristoratore mette Conte con le spalle al muro:“ non vogliamo soldi siamo arance!”,
Caro Peppe, ti devi occupare degli affitti, delle utenze e dei dipendenti, frase chiave nel video con cui un brillante e concreto ristoratore si rivolge al Premier Giuseppe Conte ( PEPPE):
segue il video dell'interessato:
Se prima si pagava mille per un locale, ora dovremmo pagare 300 in proporzione , idem per i lavoratori, vista la prospettiva del ridimensionamento della fase due.
“ non vogliamo soldi siamo arance!”, non vogliamo soldi, ma ci devi pagare le bollette, idee concrete e non banali, da parte di una persona che ha sempre lavorato.
Sei intervenuto facendoci chiudere, "ora arrivano 500 euro di luce", sono le spese fisse di un'attività chiusa e ora?
“Le utenze: ci devi pensare Te”, Peppe ( Conte).
Problema sanitario, problema utenze, soldi che non arrivano..
Mantenere lo stesso livello occupazionale ? Invece di 100 persone se ne servo 30 come fare a pagare chef, camerieri, affitto?
“ Non chiedo assistenzialismo, non voglio nulla” ma per l’affitto e le utenze?
Sul piano sanitario, il ristoratore chiede la massima sicurezza, “ non si mangia con l’ansia che quello a fianco mi infetti”, battute chiare e decise di chi ha speso una vita nella sua attività che ora è chiusa, anche pochi clienti rispetto a prima non sarebbero tranquilli se non si risolve definitivamente la pandemia coronavirus.
Però si deve bloccare tutto: affitti e utenze.
Un discorso "terra terra", ma lo Stato cosa risponderà a chi ha sempre pagato e ora non può lavorare?