La modernità uccide la spiritualità, intervista a Lino Mungari
Mungari presidente della Accademica già Pontificia Tiberina,
Professore di Diritto Costituzionale ed Amministrativo
attività di base diritto costituzionale profana.
Ripercorriamo e proponiamo una intervista de l'Opinione sul senso della vita in un momento in cui e' più che opportuno parlarne,
L'emergenza da coronavirus sta facendo emrgere riflessioni e spunti, pensieri e preoccupazioni che ci porteranno a riprendere, auspichiamo, la lettura filosofica e la cultura antica per riscoprire valori e radici che ci possono orientare nel futuro.
In pensione ci si dedica al senso della vita, lo scopo della vita, lo spirituale.
Ad “ogni capello bianco, questi pensieri si affollano”, una delle frasi che denotano la "saggezza", la conoscenza derivante dallo studio e dagli anni ben impiegati, ci permettiamo di aggiungere.
Ai tempi di Plutino si coniugava etica, estetica e morale. La filosofia greca ma anche romana intendeva organizzare la struttura sociale sui doveri, ad es." il pater familia", oggi “ nei tempi bui” abbiamo perso il ricordo della società dei diritti, tutto subito, senza sacrifici, ne' studio.
La società del tutto e subito e' quella del '68 ?
Abbiamo preferito assumerci il ruolo della responsabilità facendo fare ai figli quello che volevano, e questo ha provocato la disgregazione della società.
Riscoprire il sacrificio e il dovere, dando responsabilità ai giovani.
Siamo al decadimento dei costumi?
“ siamo coscienti del momento della decadenza, ma conosciamo il male ma desideriamo il bene, lavorare per il bene comune, egoisticamente lavorare insieme per il bene comune e attraverso il bene comune troveremo le risposte ai nostri quesiti.