La pandemia e il grande bisogno di contatto fisico
Dal Belgio all’Italia l’argomento del giorno è il contatto fisico, nelle sue diversissime declinazioni: dalla “stanza degli abbracci” in una RSA italiana al “contatto di coccole” istituito dal governo belga.
Dal Belgio all’Italia l’argomento del giorno è il contatto fisico, nelle sue diversissime declinazioni: dalla “stanza degli abbracci” in una RSA italiana al “contatto di coccole” istituito dal governo belga.
In Belgio hanno istituito il «knuffel contact», una persona con cui scambiarsi un po di affetto quotidiano.
In Olanda già nello scorso mese di maggio era stato diffuso un vademecum dedicato al sesso in sicurezza invitando a trovarsi un «seks buddy», cioè un «amico di letto»
Nel Regno Unito lo chiamano «support bubble» (bolla di sostegno) e si tratta di un contatto stretto che può essere ospitato e con il quale si ha un rapporto di esclusività.
In Italia nella RSA Domenico Sartor di Castelfranco Veneto si sono inventati la stanza degli abbracci.
Sono scelte completamente diverse tra di loro, ma tutte tendono a soddisfare il forte bisogno di contatto fisico che la pandemia ha reso merce rara.
A Castelfranco Veneto gli ospiti della casa di cura Domenico Sartor di Castelfranco Veneto, vicino a Venezia nella Stanza degli Abbracci possono riabbracciare i propri familiari, seppur divisi e protetti da teli di plastica, garantendo qualcosa di simile al contatto fisico.
Totalmente diversa, ma che risponde allo stesso bisogno di quella fisicità che la pandemia ci sta facendo mancare, è la scelta fatta in Belgio per consentire anche a coloro che vivono soli di poter godere di una dose di affetto quotidiano durante il confinamento.
Il virus ci ha costretto a ridefinire gli spazi limitando il contatto fisico e le autorità in Belgio hanno pensato di istituire questa figura dell’amico di coccole che gode dello stesso status di un convivente.
Il premier belga Alexander De Croo, annunciando le nuove restrizioni anti-Covid, aveva precisato: “Vogliamo un confinamento, non un isolamento”
Nella più evoluta e realista Olanda i cittadini sono stati invitati a trovarsi un «seks buddy», (amico di letto), per limitare la promiscuità che fa crescere la curva dei contagi, e a sostituire il sesso occasionale con mini relazioni.