Lara Comi, truffa a UE, a lei parte soldi del suo assistente
Contratti con persone nominate in un caso "assistente locale" e nell'altro anche "assistente alla persona" dell'allora eurodeputata di FI Lara Comi, stipulati, secondo l'accusa, al solo fine di incassare versamenti per quelle prestazioni sulla carta dal Parlamento europeo, mentre quei soggetti in realta' non svolgevano "alcuna attivita'" o solo in parte.
ll gip di Milano Raffaella Mascarino nel decreto ha disposto il sequestro di oltre mezzo milione di euro a carico di Comi e altri cinque indagati, ne dà notizia l'ANSA.
"Nella prima imputazione, tra il 2014 e il 2017, l'Ue avrebbe versato quasi 105mila euro come compensi per il contratto all'assistente locale di Comi, Enrico Giovanni Saia.
Come si legge nella seconda, sempre l'Ue avrebbe versato altri 522mila euro, tra il 2011 e il 2014, per la figura dell'assistente locale Maria Carla Ponzini.
Ponzini, si legge nel decreto, "sottoscriveva con Comi una serie di contratti ed addendum aventi ad oggetto la qualifica di assistente alla persona". Solo "una minima parte del compenso" andava agli assistenti, secondo le indagini."