Legnano, dipendente positiva al coronavirus
Scattano i controlli nella struttura per anziani Sant'Erasmo di Legnano, nella stessa struttura sono ospitati 100 anziani.
Legnano, 3 Marzo 2020.
Quello che si sperava che si potesse evitare, purtroppo è accaduto: un'evenienza da scongiurare proprio per le conseguenze che potrebbe provocare.
E' stata accertata, nella giornata di oggi, la positività al tampone che certifica il contagio da Covid-19 di una ASA-un'ausiliaria socio assistenziale che quotidianamente è a contatto con gli anziani ospiti- in servizio alla Rsa Sant'Erasmo di Legnano. La donna, di circa 50 anni, ha lavorato nella struttura fino a Venerì 28 Febbraio scorso: una volta evidenziati i primi sintomi, la donna già da Domenica si trovava i isolamento e nel primo pomeriggio di ieri è giunta infine conferma della sua positività al Covid-19. Al momento risulterebbe ancora ignoto il cosidetto "link epidemiologico", dunque in quale zona geografica la donna, attualmente ricoverata nel reparto di Infettivologia dell'ospedale di Legnano, abbia contratto il virus.
La situazione creatasi ieri si inserisce nello scenario peggiore per quanto riguarda gli effetti potenziali del contagio: la struttura di corso Sempione, infatti, ospita oltre cento anziani, dunque i soggetti più deboli e considerati maggiormente a rischio di contagio. Accertato, comunque, che al momemnto non ci sarebbero altri casi di contagio all'interno della stessa struttura, come prima conseguenza del caso (i vertici della Sant'Erasmo erano in diretto contatto con l'ATS già da Domenica, in attesa del responso) è stato approntato un primo piano di controlli e comportamenti prudenziali da rispettare fino ad ulteriori sviluppi, mentre l'attività continuerà all'interno della struttura per quanto riguarda gli operatori impegnati nell'assistenza quotidiana, è già stato stabilito l'accesso agli altri visitatori o ospiti esterni non indispensabili. Il personale amministrativo della struttura Sant'Erasmo lavorerà invece da casa dopo che verranno approntate le postazioni di telelavoro.
Il punto principale riguarderebbe però il controllo costante delle condizioni di salute degli ospiti: in assenza di sintomatologia l'unica azione da mettere in atto riguarda il monitoraggio costante della temperatura, due volte nell'arco della giornata, e la verifica dell'insorgere di eventuali patologie in grado di costituire un campanello d'allarme per le condizioni degli ospiti. L'operatrice ha lavorato più in alcuni reparti che altri, ma si è mossa comunque in tutta la struttura. Solo nei prossimi giorni, considerati i tempi entro i quali si manifestano i sintomi del virus, sarà possibile comprendere se dal caso già accertato potranno discendere ulteriori situazioni di contagio. Anche per questo motivo la struttura legnanese ha deciso di predisporre un bollettino giornaliero con le eventuali novità che dovessero emergere. Non risulta che le autorità sanitarie abbiano deciso, per nessuno dei dipendenti o persone presenti nella rsa, un isolamento anche solo preventivo e nessuna procedura di sorveglianza arriva: l'ATS ha consigliato di agire in modo differente solo dovessero emergere sintomatologie.
Ci sarebbe poi un altro elemento da prendere in considerazione: secondo la ricostruzione dei fatti, la stessa operatrice della Sant'Erasmo, al comparire dei sintomi, si sarebbe presentata al pronto soccorso di Legnano invece che, come consigliato ormai da giorni, informare telefonicamente il medico di base o tramite il numero riservato delle proprie condizioni di salute.