Lombardia. Come va davvero la campagna vaccinale
Letizia Moratti: “L'avvio della fase massiva delle vaccinazioni in Lombardia – ha detto Moratti - richiede una capillare attività informativa al cittadino.
COME VA DAVVERO LA CAMPAGNA VACCINALE ANTI COVID IN LOMBARDIA?
di Lucio Bergamaschi
Il volto rassicurante di Guido Bertolaso occhieggia di nuovo sulle pagine della cronaca milanese e una domanda sorge spontanea: ma se il neo assessore Moratti ha richiamato in servizio (gratuitamente come in marzo) il civil servant per eccellenza vuol forse dire che la situazione è disperata?
Allora vediamo innanzitutto i numeri: al 31 gennaio erano state somministrate oltre 305 mila dosi, di cui 68 mila seconde dosi. Circa il 3% della popolazione lombarda ha ricevuto dunque almeno una dose di vaccini Pfizer più di Toscana ed Emilia, meno solo del Lazio. La prima fase del piano anticovid di Regione Lombardia - dedicata a operatori sanitari, personale del 118 e ospiti e operatori delle RSA e gestita dalle ASST - si concluderà entro il 23 febbraio: il giorno dopo ci sarà l’avvio della seconda fase con la somministrazione delle vaccinazioni agli ultraottantenni.
Il tutto è stato spiegato ieri in Consiglio regionale dalla Vice Presidente e Assessore al Welfare Letizia Moratti all’inizio della seduta consiliare presieduta da Alessandro Fermi. “L'avvio della fase massiva delle vaccinazioni in Lombardia – ha detto Moratti - richiede una capillare attività informativa al cittadino. Entro una settimana saranno forniti i dettagli delle procedure di adesione e prenotazione ed entro due settimane sarà attivo l'accesso al portale dedicato per le fasce interessate".
Da quanto si apprende dunque occorrerà prenotarsi o direttamente su un apposito portale messo a disposizione da Regione Lombardia sul proprio sito e su una app o via telefono al call center regionale (il numero 800.638.638 da rete fissa, numero verde gratuito; oppure lo 02.99.95.99 da cellulare ovvero i numeri che si usano abitualmente per la prenotazione delle prestazioni) oppure recandosi in farmacia o dal proprio medico di base.
Ma dove verranno effettuale le vaccinazioni? Questo non è ancora chiaro, se ne sta occupando in queste ore proprio Bertolaso. Ovviamente ospedali e centri vaccinali sul territorio gestiti dalle ASST ma anche le farmacie saranno autorizzate alla somministrazione così come i medici di base e probabilmente i centri di analisi privati convenzionati. Ai comuni verrà chiesto di individuare luoghi adegiati (palestre, palazzetti, ecc) dove collocare strutture temporanee sul modello di quanto già fatto per la vaccinazione anti-influenzale che saranno gestite dalla protezione civile e dai volontari dell'emergenza urgenza. In questi contesti sarà necessario utilizzare il vaccino Astra Zeneca che è stato autorizzato l'altro ieri da AIFA che non necessita come il Pfizer di essere conservato a - 70 gradi. Anche ATS Insubria farà la sua parte allestendo tre grandi hub, uno a Malpensa Terminal 2, uno a Villa Erba a Cernobbio e uno a Lariofiere a Erba dove si potranno vaccinare migliai di persone al giorno
E dopo la prenotazione in che ordine si verrà convocati per effettuare il vaccino? Per quanto riguarda le categorie ritenute prioritarie il piano prevede la somministrazione alle forze dell'ordine, al personale scolastico per la didattica in presenza, agli addetti alla giustizia e al personale del trasporto pubblico locale. Comunque, ha detto ancora la Moratti, per l'avvio della fase massiva di vaccinazione, che riguardera' 6,6 milioni di persone, e' prevista un'azione capillare di informazione da parte di Regione Lombardia: “Nella prima settimana si iniziera' con l'invio di lettere e materiale informativo. Entro due settimane ci sara' poi l'accesso al portale delle vaccinazioni con priorita' alle categorie indicate. Le adesioni saranno raccolte anche dal portale aperto dai farmacisti e dei medici di medicina generale e al contatto diretto con il call center”.
Resta un grande interrogativo su tutta l'operazione: avremo abbastanza vaccini per immunizzare tutti e in che tempi? Nelle ultime ore sembra che gli allarmi sulle forniture di Pfizer e Moderna siano stati ridimensionati. Le forniture riprenderanno regolari già da questa settimana, dicono le aziende. c'è polemica sui criteri con cui verranno distribuite tra le varie regioni La Moratti ha annunciato di avere richiesto la convocazione della Conferenza Stato-Regioni per poter discutere una ridefinizione dei criteri di distribuzione dei vaccini. "In questa prima fase, inizialmente si distribuiva in base ai target- ha detto-. A seguito di richieste avanzate da alcune Regioni, si e' passati a una definizione in base alla popolazione. Ma questo criterio non ci soddisfa e non soddisfa la maggior parte delle Regioni”.
Durante l’informativa in Consiglio regionale, la Vice Presidente Moratti ha anche annunciato che la Regione ha previsto una governance per gestire il piano vaccinale con un "comitato guida" formato dal presidente Attilio Fontana, dal vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti, dall'assessore alla Protezione civile Pietro Foroni e Guido Bertolaso.
Insomma sembra che dopo un avvio a razzo seguito da un momento di flessione la campagna vedrà nelle prossime settimane una forte accelerazione. "Sono convinto - ha detto ieri Bertolaso - che riusciremo a vaccinare tutti i lombardi sopra i 16 anni entro giugno". Un obiettivo ambizioso fin quasi temerario ma Bertolaso ci ha abituato a vincere le sfide ritenute impossibili.