OMCEO ROMA: COMUNICAZIONE A MEDICI, ODONTOIATRI E CITTADINI SU COVID 19
IL DOCUMENTO APPROVATO DAL CONSIGLIO STRAORDINARIO DELL’ORDINE
Più dispositivi di protezione per gli operatori sanitari e disposizioni univoche e chiare In considerazione della rapida evoluzione dell’emergenza COVID 19 e la ravvicinata produzione normativa sia nazionale che regionale, il Consiglio straordinario dell’Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri tenutosi ieri ha predisposto, nella propria prerogativa di organo sussidiario dello Stato, un documento che mira a fare chiarezza per quanto concerne a tutela dei cittadini e dei propri iscritti. 1. Considerando che è fondamentale rallentare la progressione dei contagi invitiamo colleghi, studenti e cittadini ad osservare le normative in essere che limitano i contatti. Il virus cammina con le nostre gambe e quindi evitare comportamenti a rischio di contagio è un dovere deontologico per i medici e civico per tutti;
2. la normativa emanata deve essere meno pletorica, più diretta, chiara e facilmente applicabile e la sua esecuzione e/o interpretazione non deve essere rimandata a successivi atti sia per la tutela dei medici che degli operatori, del personale sanitario e dei cittadini. L’Ordine di Roma è a disposizione delle competenti autorità per comunicare le normative e le circolari attraverso i propri mezzi di comunicazione e per dare il proprio contributo professionale nella gestione di questo momento critico;
3. l’OMCeO di Roma e provincia è collaborativo e vigilante, nell’ambito delle prerogative dell’Ente, nel verificare l’effettiva applicazione e l’esecuzione del precetto normativo, invitando colleghi e cittadini a segnalare eventuali problematiche circa l’attuazione e la corretta applicazione delle normative vigenti attraverso i consueti canali di comunicazione e le mail che sono state appositamente predisposte. Si rammenta che gli organi emananti e riceventi sono parimenti responsabili a garantire il perfetto adempimento di tutte le procedure di sicurezza sia per i sanitari che per i cittadini non potendo ravvisare, in caso di impossibilità applicativa alcuna responsabilità dei singoli operatori sanitari;
4. in relazione alla protezione del personale medico, degli operatori e del personale amministrativo l’Ordine della Capitale sollecita, per quanto possibile. la pronta disponibilità di dispositivi di protezione individuale della tipologia e quantità necessaria in relazione all’attività clinica svolta e chiede che sia modificato il comma 22 dell’Ordinanza del 6 marzo 2020, prevedendo che anche il personale sanitario sia tutelato e trattato come qualsiasi altra persona, anche per evitare che possa diventare fonte di infezione. Viene ricordato che i Direttori Sanitari sono responsabili della tutela della salute di tutto il personale sanitario e amministrativo e che essi sono tenuti a collaborare con l’Ordine;
5. pur comprendendo la necessità di utilizzare sistemi di risposta centralizzati è necessario, se utilizzati, che siano pienamente fruibili e che il personale addetto sia nelle condizioni di poter operare con capacità e competenza; È altrettanto necessario allineare i comportamenti di tali sistemi alla normativa in vigore, evitando di scaricare sui medici territoriali ed ospedalieri, convenzionati e dipendenti, problematiche non risolvibili;
6. con la consapevolezza che il COVID 19 rappresenta la massima emergenza sanitaria del momento, si devono in ogni caso assicurare tutti i percorsi assistenziali pubblici sia territoriali (MMG, PLS, poliambulatori specialistici delle ASL) che ospedalieri (PS, emergenza ed urgenza, gestione delle normali patologie croniche ed acute) e privati (studi odontoiatrici ecc.) salvaguardando l’assistenza dei malati di altre patologie, gestendo l’emergenza e utilizzando le risorse disponibili, semplificando procedure burocratiche attualmente poco comprensibili (differimento delle visite per rinnovo piani terapeutici in malati cronici stabilizzati e delle pratiche per rinnovo esenzione ticket in scadenza);
7. occorre assicurare l’assistenza e la continuità assistenziale in favore dei pazienti fragili e non autosufficienti e necessitanti di assistenza domiciliare utilizzando, quando possibile, le moderne tecnologie per gestirli a domicilio soprattutto in carenza di DPI, tutelando nel miglior modo possibile la popolazione anziana che è la maggiormente esposta a rischi di gravi complicanze qualora colpita dal COVID 19;
8. occorre altresì favorire l’assunzione di nuovo personale dirigente medico e la possibilità di incrementare il monte orario fino al massimale per il personale convenzionato, come previsto contrattualmente (assistenza primaria, specialistica ambulatoriale interna, continuità assistenziale, medicina dei servizi);
9. in virtù dell’attuale situazione l’Ordine invita anche i propri iscritti a non richiedere sino al 3 aprile 2020 pratiche differibili, 10. l’OMCeO di Roma infine rinnova e rafforza la propria disponibilità a dare continuità al confronto con la Regione Lazio nei tavoli operativi, tecnici, osservazionali e decisionali. L’Ordine ringrazia tutti i colleghi che sono in prima linea per garantire il rispetto dell’articolo 32 della costituzione e del codice di deontologia e tutti i consiglieri impegnati nel fronteggiare l’attuale situazione. Per gli iscritti che vogliono offrire la propria collaborazione all’Ordine è stato predisposto il canale istituzionale emergenzacoronavirus@ordinemediciroma.it.
Sul proprio sito web l’OMCeO di Roma ha pubblicato due tutorial sul comportamento COVID 19, uno rivolto ai medici e l’altro ai cittadini e predisposto altri due indirizzi email dedicati alla segnalazione in tempo reale di problemi, disservizi, difficoltà interpretative della norma; quello a disposizione dei medici è covid19.medici@ordinemediciroma.it; per i cittadini covid19.cives@ordinemediciroma.it.