Opera: ci sono anche un lonatese e un bustocco tra gli indagati col sindaco
Nell’inchiesta che ha portato all’arresto del sindaco di Opera sono indagati anche l’Imprenditore lonatese Rosario Bonina e suo figlio Cono residente a Busto Arsizio
Nell’inchiesta che ha portato all’arresto del sindaco di Opera sono indagati anche l’Imprenditore lonatese Rosario Bonina e suo figlio Cono residente a Busto Arsizio
L’inchiesta coordinata dai procuratori aggiunti della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano ha portato all’arresto del sindaco di Opera Antonino Nucera, della sua compagna, nonché responsabile dell’ufficio tecnico comunale, Rosaria Gaeta e di tre imprenditori edili tra cui il lonatese Rosario Bonina amministratore di fatto dell’impresa Veria S.R.L. che risulta formalmente intestata a suo figlio Cono a sua volta indagato.
Nucera è stato accusato di essersi appropriato oltre duemila mascherine destinate alle RSA e alla farmacia comunale, ma anche di appalti pilotati e in relazione alla ristrutturazione di una casa.
I due Bonina, padre e figlio, sono coinvolti in quella parte dell’inchiesta che riguarda sindaco e compagna che avrebbero affidato disinvoltamente appalti in cambio della ristrutturazione del loro appartamento di San Donato Milanese.
Alla Veria S.R.L. sarebbe stato assegnato direttamente e irregolarmente un appalto per l’adeguamento alla normativa di sicurezza dettata dall’emergenza pandemica di alcuni istituti scolastici.
In cambio la Veria e la Marino Costruzioni, i cui titolari Giovanni Marino e Giuseppe Corona sono a loro volta indagati, avrebbero sostenuto tutti i costi della ristrutturazione dell’appartamento di San Donato Milanese.