Frontiere chiuse verso l'Italia penalizzano turismo e commercio. L'europarlamentare Panza (Lega) scrive all'ambasciatore svizzero.
Bruxelles- 19-05-2020 - Dal 3 giugno il nostro paese aprirà le sue frontiere e non sussisterà più l'obbligo di quarantena, rimangono però ancora chiuse le frontiere verso l'Italia, con gravi perdite nei settori del turismo e del commercio, soprattutto delle aree transfrontaliere che su questo basano la loro economia.
Per questo motivo l'europarlamentare Alessandro Panza questa mattina ha espresso le proprie preoccupazioni all'ambasciatore svizzero Urs Bucher.
"Sono seriamente preoccupato per l'economia transfrontaliera che sta subendo ulteriori ripercussioni dopo la grave emergenza sanitaria. Le zone di confine tra Italia e Svizzera necessitano della immediata riapertura delle frontiere. Per questo ho richiesto di trasmettere al Governo federale le preoccupazioni e le necessità di intere comunità, che oggi sono duramente provate dalle conseguenze della chiusura forzata a seguito dell’emergenza coronavirus – prosegue Panza - al fine di esortare le autorità svizzere a considerare la possibilità di riaprire i confini anche a chi volesse recarsi in Italia per rifornirsi di beni e servizi, così come avveniva prima dell’emergenza.
Sorprendono gli annunci dei giorni scorsi – conclude l'europarlamentare leghista- di apertura delle frontiere da parte del Presidente del Consiglio Conte e del ministro degli esteri Di Maio, senza coordinazione con i paesi confinanti, e di cui gli stessi svizzeri si sono detti all'oscuro".
Così in una nota l'europarlamentare della Lega Alessandro Panza.