Passaporto vaccinale Ue: proposta inopportuna

Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato

Passaporto vaccinale Ue: proposta inopportuna

Più che una liberatoria per viaggiare sarebbe opportuno far arrivare le dosi ai Paesi membri 

Passaporto vaccinale Ue: proposta inopportuna

“Ė di poche ore fa la proposta presentata in seno alla Commissione europea, volta a creare il cosiddetto Digital Green Certificate, ovvero certificato digitale verde, meglio noto come “passaporto vaccinale”, il lasciapassare per facilitare la libera circolazione all’interno della Ue nel rispetto delle norme di sicurezza durante la pandemia”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato  

che sottolinea: “tutto ci si poteva aspettare, in un momento di grande difficoltà come l’attuale, fuorché tale illogica proposta il cui fine è quello di creare disparità tra i cittadini comunitari, anche in relazione alle possibili implicazioni legate ai presunti effetti collaterali di alcuni antidoti, su cui si attende la pronuncia degli organi competenti domani, 18 marzo. Non si comprende – insiste il presidente – la ragione per cui si verifichino tali fughe in avanti, quando la stessa Ue, per ammissione dei suoi più alti rappresentanti, ha espressamente dichiarato di aver fallito in tutta la partita dell’acquisto e della distribuzione dei vaccini. Ci auguriamo che i nostri rappresentanti nel Consiglio europeo sappiano farsi valere, difendendo fino in fondo il principio di libertà dei popoli. Rispettare le prescrizioni per la sicurezza di tutti è sacrosanto e a questo provvedono i tamponi e le opportune verifiche sulla salute dei cittadini dei Paesi membri, attentare alla volontà del singolo, proponendo atti che implicano, di fatto, l’obbligo vaccinale, è tutt’altro discorso, frutto della improvvisazione di cui i vertici Ue hanno dato prova più volte in questi ultimi mesi. Se il progetto dovesse andare avanti, AssoTutela non esiterà a percorrere tutte le strade legali per difendere i diritti dei cittadini, fino ad adire gli organismi internazionali di tutela”, chiosa Maritato.