Piattaforma Uil 2021: ripartire da salute e lavoro
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Ribadire posizioni e rivendicazioni da costruire, in vista di un dialogo costruttivo con tutte le parti sociali e le Istituzioni, per far ripartire il Paese. È questo il senso della piattaforma varata dalla Uil, un documento che rappresenta una traccia, un punto di riferimento per gli impegni dei prossimi mesi.
Antonio Massafra, Segretario generale Uil Varese, condivide pienamente l'analisi del Presidente della Repubblica: è il tempo dei "costruttori". Su questo terreno la Uil ha sempre fatto la propria parte, con spirito collaborativo; è mancata, invece, la disponibilità della politica al confronto, requisito peraltro indicato esplicitamente dalle istituzioni europee nel solco del Dialogo Sociale.
La UIL crede che il 2021 dovrebbe essere l’anno della sicurezza sul lavoro, per questo ha imperniato su questa grave piaga la campagna "Zero morti sul lavoro". È evidente che l'obiettivo si raggiungerà soltanto con la responsabilizzazione di tutti i soggetti interessati e la sensibilizzazione dell'opinione pubblica, innalzando notevolmente i livelli di attenzione e controllo. La garanzia del diritto alla salute, in questa fase di incertezze, è di assoluta priorità, in tutto il territorio nazionale. Altrettanto rilevante è la necessaria opera di sensibilizzazione sulle vaccinazioni come atto di responsabilità e di dovere civico. La Sanità deve essere una delle fondamenta nell'opera di ricostruzione economica e sociale del Paese. È il momento di ricorrere a tutti gli strumenti per invertire la rotta, a cominciare dall'utilizzo delle risorse del MES.
Fondamentale porre le basi per creare nuova occupazione e di qualità per i tanti giovani e le tante donne che vanno inseriti nel mondo del lavoro assicurando la parità di genere nelle retribuzioni, per proteggere e gratificare chi un lavoro ce l'ha, ma è mortificato da condizioni inadeguate, per garantire la continuità reddituale a chi è espulso dal mercato del lavoro generando le premesse per un rapido reinserimento.
Altrettanto fondamentale sarà un grande piano di digitalizzazione del sistema educativo, risorse sufficienti per garantire la formazione durante tutto l'arco della vita, contrasto alla povertà educativa e alla dispersione scolastica, edilizia scolastica e rafforzamento degli ITS soprattutto al Sud.
Va affrontato subito il tema delle future pensioni dei giovani garantendo adeguati trattamenti pensionistici e valorizzando i periodi di formazione. Al fine di superare le disparità di genere che penalizzano le donne, si valorizzino ai fini previdenziali il lavoro di cura e la maternità.
Un altro importante punto discusso è stato quello relativo alla necessità di dotare il Paese di politiche industriali e ambientali, sinora assenti, investendo concretamente sull'instaurazione di un modello di green economy basato sul concetto di "circolarità". Procedere con determinazione verso i temi legati alla sostenibilità, governando la Giusta Transizione, e programmiamo azioni mirate per la messa in sicurezza del fragile territorio nazionale, prevenendo gli effetti tanto del dissesto idrogeologico quanto del sisma, garantendo inoltre la salute dei cittadini e dei lavoratori, anche programmando rimozione, bonifica e smaltimento dell'amianto, ancora troppo diffuso nel Paese.
Serviranno investimenti in reti, infrastrutture e politiche del territorio, per garantire il diritto alla mobilità per tutti i cittadini, le pari opportunità, la rigenerazione urbana con la riqualificazione delle aree periferiche o a rischio e per attrarre rinnovato slancio di impresa, a partire dal dimenticato Mezzogiorno.
La riforma del fisco deve rappresentare il vero volano della ripartenza. Occorre continuare a tagliare le tasse ai lavoratori dipendenti e iniziare a farlo ai pensionati che sono i soggetti che prima pagano le tasse e poi prendono lo stipendio e la pensione.