Provincia di Varese, bilanci a rischio causa coronavirus
EMERGENZA CORONAVIRUS: A RISCHIO GLI EQUILIBRI DI BILANCIO
ANTONELLI: IL GOVERNO ASCOLTI GLI ENTI LOCALI
Come sappiamo, l’emergenza coronavirus ha determinato e determinerà pesanti conseguenze sull’economia del territorio e purtroppo anche sui bilanci degli enti pubblici. Per quanto riguarda la Provincia, il presidente Antonelli fa notare che, tra i tanti effetti negativi dell’epidemia, c’è la diminuzione degli incassi dell'IPT (imposta provinciale di trascrizione) che grava sulle immatricolazioni delle automobili.
Facendo un confronto con l’anno scorso, si nota che nel 1° trimestre 2019 la Provincia ha incassato 7.100.000 Euro, mentre nel 1° trimestre 2020 5.800.000 Euro: la differenza di 1.300.000 Euro è dovuta ai minori incassi del mese di marzo 2020, che sono passati da una media giornaliera di € 100.000 a poco più di € 1.000 negli ultimi giorni del mese.
Se il dato continuerà a seguire questo trend, il mese di aprile potrebbe registrare introiti pari solo a qualche migliaio di euro, a differenza di medie mensili di circa 2,4 milioni di euro.
“Si tratta di un dato preoccupante non tanto in termini assoluti, quanto per il calo drastico registrato nei giorni dal 12 al 30 marzo, certamente dovuto al fatto che il mercato dell’auto si è completamente fermato - commenta il consigliere delegato al bilancio Marco Riganti -. Immagino che il trend non si invertirà facilmente neanche nei prossimi mesi perché acquistare un’auto non sarà certamente nei pensieri dei cittadini, non solo per la ridotta capacità di spesa che famiglie e aziende avranno dopo l’emergenza, ma anche perché psicologicamente non sarà ritenuta una spesa necessaria”.
“E’ un aspetto che finora, purtroppo, non è stato considerato a livello nazionale, ma che inciderà pesantemente sugli equilibri di bilancio e quindi sulla capacità dell’ente di portare avanti i progetti già messi in cantiere per le opere pubbliche, la viabilità e di garantire i servizi. Non è un problema solo della Provincia di Varese, spero che i prossimi decreti governativi a sostegno dell’economia e degli enti locali ne tengano conto e ci permettano di ripartire come avevamo programmato in sede di approvazione del bilancio preventivo - afferma Antonelli -. Finora però non vedo segnali positivi, se si considera che a livello nazionale, ANCI e UPI, gli organismi di rappresentanza di Comuni e Province, hanno lasciato il tavolo delle trattative con il Governo perché non ci sono ancora garanzie che le richieste degli enti locali saranno accolte. Ma con le entrate in picchiata e le spese straordinarie che stiamo sostenendo e dovremo sostenere, rischiamo veramente grosso, il Governo ci deve ascoltare ”.