Rapporto ISS: liberi di morire
Secondo il rapporto di sorveglianza integrata delI'Istituto Superiore di Sanità che monitora l'andamento del virus l'ospedalizzazione dei non vaccinati è 7 volte più alta
Secondo il rapporto di sorveglianza integrata delI'Istituto Superiore di Sanità che monitora l'andamento del virus l'ospedalizzazione dei non vaccinati è 7 volte più alta e cresce l'incidenza dei casi tra bambini.
L'età media di quelli che hanno contratto il virus nelle ultime due settimane è di ventisette anni, il 29,3% ha meno 19 anni, il 59,5% è tra 20 e 59 anni e il 11,2% ha più di sessanta anni.
Nell'ultima settimana è aumentata anche l'incidenza dei contagi tra i bimbi della fascia 0/9 anni ( 50 casi per 100mila abitanti).
La variante delta è quella predominante, in linea con l'intero continente.
Dall'inizio della pandemia il sistema di sorveglianza nazionale ha conteggiato più di 4,409 milioni di casi.
La mortalità cresce con l'età ed è maggiore per i maschi.
La vaccinazione è l'unica salvezza: la maggior parte dei casi nell'ultimo mese riguarda persone non vaccinate.
La riduzione del rischio di infezione per le persone completamente vaccinate è dell'82% per la diagnosi, 95% per l’ospedalizzazione, 97% per i ricoveri in terapia intensiva e 97% per i decessi.