Rosso o arancione: cosa si può fare dal 15 marzo
Da lunedì 15 Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia autonoma di Trento si aggiungono a Campania e Molise e arriviamo a quota 15.
Da lunedì 15 Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia autonoma di Trento si aggiungono a Campania e Molise e arriviamo a quota 15.
Tutto il resto del paese, esclusa la Sardegna che resta la mosca bianca, passa al colore arancione e, da lunedì 15 marzo fino al 6 aprile, anche le Regioni che avranno un numero settimanale di casi superiore a 250 ogni 100.000 abitanti passeranno automaticamente in zona rossa.
Per Pasqua, dal tre al cinque di aprile, l’Italia sarà tutta rossa.
In area rossa sono consentiti esclusivamente gli spostamenti per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità (anche verso un’altra Regione o Provincia autonoma) e il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
Fino al 27 marzo 2021, nelle zone rosse, non sono consentiti gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria, salvo che siano dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute.
Per gli spostamenti sarà necessario dimostrare che rientra tra quelli consentiti anche con auto dichiarazione utilizzando anche i moduli prestampati in dotazione alle varie forze di polizia (la falsità delle dichiarazioni costituirà reato).
In zona rossa è sempre vietato consumare cibi e bevande all’interno di ristoranti, bar, pasticcerie, gelaterie etc.e nelle loro vicinanze.
Dalle 5.00 alle 22.00 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande con le seguenti modalità: dalle 5.00 alle 18.00, senza restrizioni e dalle 18.00 alle 22.00, è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina o commercio al dettaglio di bevande.
Per i clienti che alloggiano in alberghi o altre attività ricettive è consentita senza limiti di orario la consumazione di cibi e bevande all’interno delle strutture.
Tutte le attività di commercio al dettaglio sono sospese esclusa la vendita di generi alimentari e di prima necessità che può essere svolta sia negli esercizi “di vicinato” che nelle medie e grandi strutture di vendita, anche all’interno dei centri commerciali.
Restano chiusi i mercati con eccezione per le attività di vendita di soli generi alimentari, mentre restano aperte edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie.
La valutazione della sussistenza di motivi giustificativi spetta al Prefetto del luogo dove viene accertata la violazione e chi volesse fare opposizione al verbale può far pervenire alla stessa autorità scritti e documenti difensivi.
Per quel che riguarda lo sport e il benessere sia in fascia arancione che rossa sono chiuse palestre e piscine.
Nella zona rossa sono sospese l'attività sportiva di base e l'attività motoria in genere presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sia all’aperto che al chiuso e non sono consentiti gli sport di contatto, sono vietate anche tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto di carattere amatoriale.
È consentito solo svolgere attività motoria in forma individuale nei pressi della propria abitazione rispettando il distanziamento.
In zona arancione è consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati del proprio Comune o, in assenza di tali strutture, in Comuni limitrofi, per svolgere l’attività sportiva di base solo all’aperto, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento senza l'uso di spogliatoi interni, ma sono sospesi gli sport di contatto e sono vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto di carattere amatoriale.
È inoltre permesso svolgere all’aperto e a livello individuale gli allenamenti, mentre per gli sport di squadra, gli allenamenti potranno svolgersi in forma individuale, all’aperto e nel rispetto del distanziamento.