Sesto Calende, i calcinacci cadono dal cavalcavia
l’importanza di tale infrastruttura e la delicata posizione nel quale si trovano edifici pubblici sottostanti, ci fanno richiedere con la massima celerità all’Amministrazione di avviare tutte le azioni
In caduta libera: calcinacci cadono dal cavalcavia di Sesto Calende
26/03/2021 - Sesto Calende
Abbiamo avuto evidenza della caduta di calcinacci dal cavalcavia sopra le scuole medie. La necessità della messa in sicurezza in emergenza con un intervento provvisorio, rete o altro, non ci sembra sia neanche da discutere e la appoggeremo senza dubbio anche in consiglio comunale. Ci è stato riferito che qualcuno ha parlato di «pezzettini» e di cose che possono succedere, ma dalla foto che vediamo circolare non ci sembra corretto minimizzare. (Sesto 2030)
La questione della sicurezza e manutenzione del cavalcavia è di lunga data e anche noi l'abbiamo portata in consiglio nei primi mesi del nostro mandato (ottobre del 2019). Si legge in un nostro articolo dell’epoca: “Ad oggi non esiste ancora perizia, è stata consegnata semplicemente una relazione introduttiva. Questo perché non sono ancora state effettuate le prove dinamiche, le prove di carico e quelle dei materiali, prove queste necessarie per poter redigere la perizia definitiva.
Durante il dibattito nell’ultimo Consiglio Comunale, il Sindaco ha giustificato tale ritardo imputando la colpa alla difficoltà di reperimento di documenti necessari e di competenza della Provincia. È importante ricordare che sotto quel ponte si recano quotidianamente i nostri ragazzi e bambini per seguire le lezioni scolastiche. Può la lentezza della macchina burocratica essere una valida scusante per l’assenza di dati certi sulle condizioni del cavalcavia?
Siamo consci che l’analisi visiva del ponte non ci parla di una infrastruttura in stato di deperimento. Ma l’importanza di tale infrastruttura e la delicata posizione nel quale si trovano edifici pubblici sottostanti, ci fanno richiedere con la massima celerità all’Amministrazione di avviare tutte le azioni necessarie per l’ottenimento della perizia del cavalcavia. Questo sarebbe l’unico elemento che potrebbe rassicurare coloro che lo vivono quotidianamente.”
In quello stesso consiglio furono messi a bilancio dei costi per lavori, la cui realizzazione era vincolata all’eventualità che effettivamente ci venissero assegnati fondi vincendo un bando. La cifra era per 800.000 euro ma senza un’analisi completa e certa sullo stato effettivo del cavalcavia e dunque sulle necessità di intervento, nemmeno si poteva capire se fosse adeguata. Anche per queste ragioni, ci dichiarammo contrari a quella impostazione che, seppur ipotizzando di utilizzare uno strumento che sottolineammo come positivo (ricorso a bando) non dava adeguata attenzione al problema, che doveva, invece, partire dallo stabilire il reale stato delle cose. Se i lavori fossero stati necessari, infatti, si sarebbe dovuto trovare il modo per compierli con o senza bando: il problema - ancora attuale - non è solo come e quando finanziarli ma prima di tutto comprendere cosa sia necessario fare.
Ad oggi, quali passi avanti sono stati fatti da allora? Vediamo un nuovo piano triennale delle opere pubbliche appena approvato (non con il nostro consenso) senza previsioni di opere manutentive importanti anche per il 2021 (sono state spostate nel 2022 e 2023); la perizia iniziale è oramai chiaro che non sia reperibile, mentre ci hanno comunicato che sono in programma delle verifiche…
È necessario chiedersi se questo modo di procedere sia adeguato: esattamente che verifiche si stanno facendo e quando si sapranno gli esiti? Se è vero che il ponte non mostra problemi strutturali questo non vuol dire che si possa soprassedere sulla caduta di calcinacci sopra le nostre scuole: quando si interverrà per garantire che ciò non avverrà?
Ci aspettiamo e chiediamo che l'Amministrazione dia risposte immediate a queste domande.