Si chiude con un secco NO da parte della Lega Calcio. Respinta la proposta di far vedere le partite in chiaro
E’ di ieri il messaggio che il Ministro spadafora ha inviato ai vertici di Lega e Figc La sua richiesta di far trasmettere in chiaro le partite di questa giornata di campionato però non è andata a buon fine.
Favorevole la Figc, non si è fatta attendere la risposta negativa della Lega Calcio. “Pur comprendendo e condividendo le finalità alla base della richiesta del ministro Spadafora, volta, in un momento di massima emergenza per il Paese, a valutare la possibilità di consentire la libera fruizione televisiva del campionato di Serie A Tim, la Lega Serie A rileva che il quadro normativo vigente, e gli obblighi contrattuali già assunti, non consentono di potervi aderire”. La patata bollente viene rigirata, in modo sottinteso, al Governo. L’unica possibilità sarebbe un decreto ministeriale, per motivi di ordine pubblico, che vada a modificare la Legge Melandri. Probabilmente, il Ministro Spadafora si aspettava che non si arrivasse a tanto. La FIGC pur avendo dichiarato la sua disponibilità, non ha alcun potere perchè è Lega Calcio che si occupa della cessione dei diritti TV e nessuno aveva acquistato quelli per trasmettere le partite in chiaro.
La Lega di A, la disponibilità della RAI a trasmettere le partite di calcio in tv. “Noi raggiungiamo il 99,87 per cento della popolazione”. Sky già da tempo aveva proposto di trasmettere il match più importante del prossimo weekend, Juve-Inter, sul proprio canale in chiaro Tv8. DAZN fa notare che i diritti vanno messi a disposizione di tutti ma attraverso un bando pubblico e non ci sono i tempi tecnici Medesima disponibilità è stata offerta da Mediaset che vorrebbe trasmettere lo scontro al vertice dell’Allianz Stadium su Canale 5. Ma nel caso in cui la Rai dovesse ottenere parte delle partite, a minacciare la Lega di A c’è una lettera inviata dall’amministratore delegato di Rti, Marco Giordani, che il 25 febbraio invitò i vertici della massima serie a “non compiere scelte che possano rivelarsi discriminatorie o provocare danno alla scrivente”.
Come sempre, tutti d’accordo a pensare soprattutto ai tifosi
Non sembrano esserci soluzioni, almeno da prendere in autonomia, ma la Lega dovrebbe adeguarsi in caso di decreto ministeriale. La richiesta di Spadafora è arrivata dopo tre interrogazioni parlamentari. Un percorso articolato e sicuramente per niente rapido. A questo punto non resta che aspettare e capire quanto sia forte la volontà del Governo nell’agevolare i tifosi.