TURCHIA, Lancini (Lega): “L’UE fermi l’ondata dei migranti e si schieri senza indugi contro le mire di Erdogan” Bruxelles, 2 Mar - «L’ennesimo ricatto del sultano Erdogan si sta concretizzando ora dopo ora ai confini dell’Europa con l’aumento della pressione migratoria alle frontiere della Grecia (sia nelle isole che nella zona di Edirne). In questa situazione, l’Unione Europea ha il dovere di prendersi le proprie responsabilità, approntando nei prossimi vertici misure concrete e definitive: non è sufficiente una reazione con dichiarazioni ufficiali di condanna ed un aumento del personale Frontex nei centri di smistamento dei migranti in Grecia. Serve innanzitutto un forte sostegno al blocco dei flussi in Grecia e sulle varie direttrici mediterranee (Balcani Occidentali, Italia, Spagna) per disinnescare la “bomba migratoria”. In secondo luogo serve una nuova strategia di lungo periodo nei confronti delle minacce crescenti della Turchia che fermi la destabilizzazione e blocchi l’espansionismo verso la Siria e nella Zona Economica Esclusiva di Cipro, che minaccia direttamente gli interessi legittimi di numerose imprese europee. Dopo che ben 6 miliardi di fondi europei sono infruttuosamente andati alla Turchia - non solo per la gestione dei profughi siriani ma anche per sostenere riforme interne in senso democratico che non si sono viste per niente - l’Unione Europea chiuda una volta per tutte i rubinetti ad Erdogan, dichiari definitivamente respinta e non solo sospesa la procedura di adesione della Turchia e cominci a prendere seriamente in considerazione l’ipotesi di comminare sanzioni economiche.» Lo dichiara in una nota l’europarlamentare della Lega Danilo Oscar Lancini.