Un virus "molto contagioso" scuote il mondo dello sport equestre.
La Federazione Equestre Internazionale (FEI) ha cancellato tutte le competizioni internazionali fino al 28 marzo a causa della diffusione di un virus della rinopolmonite che colpisce i cavalli. La mieloencefalite - EHV1 non è contagiosa per l'uomo.
Un virus "molto contagioso" scuote il mondo dello sport equestre. La Federazione Equestre Internazionale (FEI) ha cancellato tutte le competizioni internazionali fino al 28 marzo a causa della diffusione di un virus della rinopolmonite che colpisce i cavalli. La mieloencefalite - EHV1 non è contagiosa per l'uomo.
Questa misura interessa dieci paesi europei tra cui Belgio, Francia, Paesi Bassi, Inghilterra e Germania. Il virus ha iniziato a diffondersi durante una competizione internazionale tenutasi a Valencia, in Spagna. Sono stati riscontrati focolai in particolare in Belgio, Francia, Germania e Inghilterra. Quattro cavalli sono morti, 84 stanno mostrando sintomi e 11 sono attualmente in cura nelle cliniche di Barcellona e Valencia. La Federazione equestre italiana non ha confermato la presenza di questo virus anche in Italia. I partecipanti stranieri, che erano presenti a questa competizione, "sono stati informati della situazione e sono state prese misure precauzionali a livello internazionale e nazionale", ha specificato la FEI che specifica che "questa malattia è purtroppo molto contagiosa e che può avere gravi conseguenze per i nostri fedeli amici a quattro zampe. Non dobbiamo certo cedere al panico perché i casi si verificano ogni anno, ma è importante saper riconoscere i sintomi per poter intervenire per tempo e applicare qualche buon consiglio gestionale minimizzare il più possibile l'impatto”. Le competizioni internazionali che durano più di una settimana, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, non sono influenzate da questa decisione, che è stata presa per evitare di muovere troppi cavalli contemporaneamente. La mieloencefalite - EHV1 è un virus che infetta solo i cavalli. Il confronto con Covid-19 si ferma qui.