Valter Mazzetti: “quell’orrore deve essere eliminato”
Il Segretario Generale della Fsp Polizia di Stato con un comunicato stampa si scaglia contro il video del rapper Fuma, pubblicato in anteprima, dal titolo Audi
Il Segretario Generale della Fsp Polizia di Stato con un comunicato stampa si scaglia contro il video del rapper Fuma, pubblicato in anteprima, dal titolo Audi
Comunicato stampa
“Violenza non più tollerabile. Ora una denuncia. Ma l’Audi ne sa qualcosa?”
“E’ nota da appena un giorno l’ultima oscena trovata del cantante di turno che sfoga frustrazioni, disadattamento e collera inscenando nel suo patetico video messaggi di morte nei confronti dei poliziotti in stile di mussoliniana memoria, alla ricerca di una squallida e triste notorietà.
E guardando il capolavoro intitolato ‘Audi’, persino i ‘veterani’ che portano la divisa, e da tanto tempo fanno i conti con le brutture della nostra società, non riescono a rimanere indifferenti.
La nauseante carrellata d'immagini scatena pura indignazione, soprattutto perché i poliziotti sono donne e uomini, sono madri e padri, sorelle e fratelli, oltre che garanti della sicurezza soprattutto dei più deboli: e in quel video c’è un bambino che assiste all’osceno entusiastico dimenarsi di un branco di scalmanati, gli stessi che inneggiano sotto al corpo penzolante dell’agente di polizia appeso a testa in giù.
Il livello della violenza di ogni tipo che si manifesta quotidianamente contro le forze dell’ordine, dalle piazze alla rete, non è più sopportabile. Partirà una denuncia.
Ma intanto chiamiamo in causa il Garante dei minori e l’autorità tutelare, e soprattutto chiediamo: l’Audi sa qualcosa di tutto questo? Perché il nome della casa automobilistica non solo è il titolo del brano, ma è anche ricorrente nel testo, e inoltre il rapper protagonista del video sfoggia i simboli del marchio”.
Così Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato, commentando il video del rapper Fuma, pubblicato in anteprima, dal titolo Audi.
“Quell’orrore deve essere eliminato – conclude Mazzetti -. In questo momento storico più che mai in cui l’attenzione alla rete, ai contenuti, al suo utilizzo, e soprattutto al coinvolgimento di minori a qualsiasi titolo, rispetto al quale la Polizia di Stato sta facendo ogni sforzo possibile, questa è l’ennesima prova di quanto determinati strumenti richiederebbero maggiore controllo e limiti
imposti dalla legalità e dalla sicurezza, oltre che dal più comune senso civico”.