"Duole constatare”, interviene il Consigliere Comunale di Varese Ideale, Stefano Clerici, "senza alcun intento polemico, ma solo con l’obiettivo di stimolare l’amministrazione comunale di Varese ad affrontare l’emergenza Coronavirus con un piglio più deciso, che sul territorio varesino circolano, ad oggi, ancora troppi veicoli e troppi pedoni (peraltro troppo spesso sprovvisti di mascherine), nonché podisti e ciclisti”.
"Forse non tutti hanno compreso veramente la situazione che siamo chiamati ad affrontare con grande senso di responsabilità nei confronti di noi stessi e di chi ci sta intorno”, continua Clerici: "troppe persone stanno vivendo questo momento drammatico come una vacanza, non rendendosi conto che se entro domenica la curva dei contagi non sarà scesa, andremo incontro ad un vero e proprio coprifuoco. Sarebbe una sconfitta per chi ha scommesso sul buonsenso dei cittadini e non ha adottato finora misure realmente coercitive”.
"Per questo motivo chiediamo al Sindaco di rimodulare il suo stile comunicativo in un momento storico in cui servono pugno di ferro e presenza fisica sul campo: invitiamo il Sindaco Davide Galimberti a prendere spunto dal suo omologo di Bari, nonché presidente di ANCI, Antonio Decaro, il quale in questi giorni sta letteralmente presidiando la sua città, intimando ai baresi di rientrare in casa ed ottemperare alle direttive del Governo”.
Clerici si rivolge quindi direttamente a Galimberti: "Caro sindaco, non è il momento di usare i guanti di velluto con chi mette a repentaglio la salute propria e dei varesini tutti: si faccia vedere e sentire, prenda per le orecchie chi non ha ancora capito e si faccia rispettare. Tutti uniti possiamo superare questa emergenza, ma c’è bisogno che la Sua voce sia autorevole ed autoritaria".
"Il gruppo consiliare di Varese Ideale”, conclude Clerici, "ha depositato una mozione e un ordine del giorno con lo scopo di collaborare con l’Amministrazione Comunale, fornendo spunti e suggerimenti che riteniamo utili per affrontare la crisi dal punto di vista igienico sanitario ed economico, ponendo particolare attenzione alle famiglie in difficoltà, alle partite IVA e alle attività imprenditoriali “non essenziali” presenti sul territorio, che oggi stanno pagando il prezzo più alto di questa pandemia”.
Varese, 18 marzo 2020