Varese, la Lega contro la cancellazione dell'ex struttura dell’ex Aermacchi
“Varese non merita questi dilettanti allo sbaraglio, che non sanno nemmeno tutelare i luoghi simbolo della varesinità” aggiunge il Commissario della Lega.
Ex Aermacchi, la Lega all'attacco: “Pessima figura della giunta Galimberti e nessun rispetto per la storia varesina. Sembra di essere ripiombati a fine anni Sessanta”
Varese, 26 novembre – “La struttura dell’ex Aermacchi rappresenta un pezzo fondamentale di storia varesina, si tratta di uno dei luoghi più importanti dal punto di vista dell'identità storico-industriale di Varese. Cancellarla, e cercare di far passare un’opera di demolizione tout court per rigenerazione, è assurdo. Tanto è vero che ieri, in Commissione Urbanistica, l'amministrazione ha rimediato una gravissima figuraccia”.
Così Cristiano Angioy Viglio e Fabio Binelli, rispettivamente Commissario cittadino e Capogruppo della Lega di Varese, sulla seduta della Commissione Urbanistica di ieri sera, durante la quale è stato presentato il progetto sull’ex Aermacchi.
“La giunta Galimberti ha rimediato una pessima figura, dimostrando l'incapacità di dialogare con la sua stessa maggioranza e con i tecnici, per ottenere una valutazione preventiva del progetto, che è stato di conseguenza sonoramente bocciato in commissione” sottolinea Angioy Viglio.
“Varese non merita questi dilettanti allo sbaraglio, che non sanno nemmeno tutelare i luoghi simbolo della varesinità” aggiunge il Commissario della Lega.
“Il Pgt nella sua versione originaria prevedeva che prima di procedere alla demolizione dei fabbricati si dovesse fare un'analisi e una verifica storica – spiega Binelli – questa previsione è stata cancellata dalla giunta Galimberti e quindi oggi non esiste nessuno strumento che consenta di difendere gli edifici storici come nel caso dell’ex Aermacchi. E stiamo parlando di strutture che hanno contenuto una delle aziende più identitarie della città. Il fatto che questo progetto venga fatto passare come intervento di riqualificazione, quando si tratta di una demolizione e costruzione di un supermercato, ci fa tornare indietro di decenni, come alla fine degli anni Sessanta, quando l'ex Calzaturificio di viale Milano venne demolito per lasciare il posto alla struttura ancora oggi esistente, al cui interno si trova il Carrefour di fronte alla Stazione Nord. Il livello qualitativo dell’intervento proposto per l’ex Aermacchi è praticamente uguale a quello di viale Milano…”.
“I tecnici durante la commissione hanno inoltre rilevato come l'intervento non appaia legato a nulla: si infila un cubo al posto di un hangar, senza nessuna continuità con il preesistente o con quello che si trova intorno. Ma questa è una responsabilità dell’amministrazione: è la giunta che deve chiedere al privato di rispettare determinati paletti, di preservare e valorizzare il luogo nel proprio progetto. Cosa che non è stata fatta” aggiunge il Capogruppo.
“Per non parlare che non ci si è posti il problema se un nuovo supermercato, l'ennesimo a Masnago, o una palestra che ospiterebbe 500 posti siano sostenibili dal punto di vista viabilistico e urbanistico o rischino di paralizzare quel comparto” sottolinea Binelli, che aggiunge con una battuta: “A questo punto cambiamo il nome di via Sanvito in via dei Supermercati”.
“La cosa ancora più grave – conclude il leghista – è che la giunta Galimberti, avendo tolto limitazioni alle demolizioni, non ha bisogno di passare dal Consiglio comunale per procedere con il progetto. Spero vivamente che, anche a fronte dei numerosi dubbi nella sua stessa maggioranza, chiedano ai privati una totale revisione del progetto”.