Agricoltura. Fiori: “Proroga della Pac al 2023 necessaria

Agricoltura. Fiori: “Proroga della Pac al 2023 necessaria

Fiori: “Proroga della Pac al 2023 necessaria,

la nostra agricoltura ha bisogno di certezze e liquidità”

 

“Agricoltura è strategica per assicurare l’autosufficienza alimentare. Occorre partire dai territori,

disegnando traiettorie di futuro per le filiere e i prodotti che tracciano il quadro del sistema rurale prealpino”

 

 

VARESE – “In queste settimane difficili, abbiamo visto come l’agricoltura sia strategica e necessaria per garantire gli approvvigionamenti alimentari. Spingere l’acceleratore verso l’autosufficienza alimentare del Paese e dell’Unione Europea è prioritario, e in questo scenario l’agricoltura italiana deve giocare un ruolo protagonista: ecco perché la proroga della Pac è necessaria e alle nostre imprese, partendo dai territori, vanno assicurate certezze, prospettive e liquidità per costruire una ripresa dopo la crisi che ha in ogni caso colpito il settore”.

Così Fernando Fiori, presidente di Coldiretti Varese, commenta positivamente il sì dalla Commissione agricoltura dell'Europarlamento alla proposta di rinviare l'entrata in vigore della nuova Pac al 2023, nonché lo stanziamento un fondo anticrisi da oltre 400 milioni di euro in aggiunta alla normale dotazione finanziaria in favore dell’agricoltura colpita dall’emergenza Covid 19.

“La proroga delle regole attuali di politica agricola comunitaria (Pac) per altri due anni è necessaria per garantire stabilità e certezza alle imprese agricole ma senza una robusta iniezione di liquidità è a rischio la sicurezza degli approvvigionamenti alimentari per i cittadini in Europa e con essa uno degli obiettivi fondanti dell’Unione Europea fissato nei Trattati di Roma del 1957” osserva Fiori.

La Pac (Politica Agricola Comunitaria) è uno degli ambiti più importanti  e strategici della programmazione europea e ha come fine il sostegno degli agricoltori a produrre quantità di cibo sufficienti per l'Europa, garantire cibi sicuri e di qualità a prezzi accessibili, nonché proteggere il sistema agricolo europeo da una eccessiva volatilità dei prezzi, dalle crisi di mercato e dagli squilibri all'interno della filiera alimentare, investendo nell'ammodernamento delle loro fattorie, mantenere comunità rurali prospere in tutta la Ue, creare e conservare posti di lavoro nell'industria alimentare, tutelare l'ambiente, il benessere degli animali e la biodiversità, mitigare i cambiamenti climatici, attraverso uno sfruttamento sostenibile delle risorse ambientali.

La programmazione della Pac si ispira a criteri di sviluppo ecosostenibile, sostegno agli agricoltori riducendo le sperequazioni all'interno della Ue, concentrandosi in particolare sui giovani agricoltori, sugli operatori all'interno di mercati a basso reddito e su quelli che vivono in zone soggette a vincoli naturali.

 

“Questa proroga - precisa il presidente di Coldiretti Varese - consente di dedicare il tempo necessario ad una riforma della PAC nel senso di una politica economica, di investimenti, di innovazione, che garantisca la sostenibilità a lungo termine delle aziende agricole che in questo momento di crisi necessitano di continuità e flessibilità nella concessione dei sostegni al primo pilastro ed allo sviluppo rurale. Ora è necessario lavorare sulla proposta di modifica del Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) prevista ad inizio maggio per assicurare un adeguato finanziamento con prospettive di lungo periodo.

Sono temi generali, ma che toccano da vicino il territorio: pensiamo alla necessità di salvare e promuovere i prodotti tradizionali delle nostre province, penso ad esempio alle rarità che si producono nelle più difficili condizioni operative nella pratica dell’agricoltura d’alpeggio. Si tratta di unicità che non possono andare perdute e che solo con un’accorta programmazione possono avere una traiettoria di futuro. Ma ciò vale in ogni campo dell’agricoltura made in Varese”.

 

Negli Stati Uniti il presidente Donald Trump – conclude la Coldiretti – ha annunciato aiuti per il settore agricolo statunitense di 19 miliardi di dollari (16 miliardi di aiuti diretti e 3 per gli acquisti di latte, carne e ortofrutta da distribuire agli indigenti) che si aggiungono ai 28 miliardi già messi in campo per risarcire i produttori Usa delle perdite provocate dalla guerra commerciale con la Cina.