BMW e Mini a gasolio a rischio incendio
BMW e Mini a gasolio a rischio incendio. Lo “Sportello dei Diritti”: si preannuncia un maxirichiamo per oltre 145mila autovetture, ma al momento, da ogni parte d’Italia, ci giungono solo segnalazioni di veicoli diesel autoincendiatisi.
BMW e Mini a gasolio a rischio incendio. Lo “Sportello dei Diritti”: si preannuncia un maxirichiamo per oltre 145mila autovetture, ma al momento, da ogni parte d’Italia, ci giungono solo segnalazioni di veicoli diesel autoincendiatisi.
A causa dei rischi connessi a possibili incendi, BMW richiama in officina 145.000 auto diesel dei marchi BMW e Mini. Il problema sarebbe legato al potenziale cattivo funzionamento di uno dei moduli dell’Egr (Exhaust Gas Recirculation), il sistema di ricircolo dei gas di scarico per la riduzione degli ossidi di azoto. I refrigeratori prodotti nel 2016 o 2017 saranno controllati per rilevare eventuali perdite e, se necessario, sostituiti, ha detto una portavoce della BMW lunedì a Monaco. Nello specifico, in alcuni casi un liquido, il glicole, potrebbe uscire dal radiatore del sistema di ricircolo e infiammare i gas di scarico assieme ai residui di olio. Il difetto, riguarderebbe diversi modelli BMW ed in particolare serie 3, 4, 5, 6 e 7 oltre che la X3 e la X6 equipaggiate con i motori diesel a 4 cilindri prodotte nel 2016 e 2017. L'attuale richiamo riguarda i veicoli in Germania, Gran Bretagna e altri paesi. Proprio in questi giorni, peraltro, sono giunte numerose segnalazioni allo “Sportello dei Diritti”, di autovetture dei tipi ricompresi in quelli che sarebbero dovuti essere oggetto di richiamo, che si sarebbero autoincendiati come, peraltro, documentato dai rapporti dei Vigili del Fuoco che sono intervenuti a domare le combustioni e che abbiamo potuto esaminare. Si tratta di autovetture andate completamente distrutte ed i cui proprietari reclamano il giusto ristoro per i danni subiti che si aggirano su cifre che in alcuni casi andrebbero anche oltre i 50mila euro. Proprio per tali ragioni, ed in assenza di risposte che possano ritenersi soddisfacenti da parte di BMW Italia o dalla casa madre del colosso dell’automobile, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, evidenzia che stiamo già raccogliendo le adesioni per un’azione collettiva a favore dei proprietari delle autovetture che hanno manifestato le stesse problematiche.