Cartelle esattoriali: per consumatori rinvio di un mese non serve

Consumerismo: proroghe e rateizzazioni non bastano più, Covid ha impoverito e reso redditi insufficienti.

Cartelle esattoriali: per consumatori rinvio di un mese non serve

Contro le cartelle esattoriali, proroghe e rateizzazioni non appaiono più sufficienti, e occorre studiare misure che considerino la grave crisi economica che sta investendo il nostro paese.

Lo afferma CONSUMERISMO No Profit, definendo una “presa per i fondelli” l’ipotesi al vaglio del Governo di una proroga di un mese e di una ripresa graduale da inizio giugno dell’invio delle cartelle, da inserire nel prossimo decreto Imprese - o Sostegni bis.

“I dati ufficiali, da Bankitalia a Istat, disegnano un quadro devastante, con la contrazione del potere d’acquisto più forte degli ultimi 20 anni e il 40% di famiglie e piccole imprese che non riesce a far fronte a rate, debiti e affitti - spiega il presidente di CONSUMERISMO, Luigi Gabriele – In tale contesto pensare che cittadini e piccoli imprenditori possano tra un mese far fronte alle cartelle esattoriali in arrivo è una follia, e di certo né una rateizzazione, né una proroga dei termini dei pagamenti renderanno i contribuenti più ricchi e in grado di far fronte ai debiti fiscali, considerato che ci vorranno anni per tornare ai livelli pre-Covid.”.

Proprio a causa della grave situazione economica del paese, del generale impoverimento dei cittadini e delle migliaia di imprese che vanno incontro alla chiusura, il Governo deve stabilire una pace fiscale totale o forfettaria, che cancelli o riduca fortemente i debiti fiscali, adottando misure che tengano conto del quadro attuale, su cui ha inciso come uno tsunami l’emergenza Covid – conclude CONSUMERISMO No Profit.