Bonus Lavoro Giovani: come funziona, a chi spetta
Con il Bonus Lavoro giovani le aziende possono ottenere agevolazioni per assunzioni di giovani under 35 che non sono mai stati assunti a tempo indeterminato.
Si tratta di incentivi per promuovere l’occupazione giovanile, mediante l’erogazione di aiuti per le società che assumono. La gestione del bonus occupazione 2020 è affidata all’Inps, che ha fornito le istruzioni operative e contabili.
L’Inps, attraverso la Circolare n. 57 del 28/04/2020, le indicazioni e le istruzioni per la gestione degli adempimenti previdenziali relativi alla misura, che intende favorire la creazione di opportunità di lavoro per i giovani. L’esonero contributivo per assumere giovani fino a 35 anni di età è valido per le assunzioni con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato a tutele crescenti effettuate nel 2019 e nel 2020. A partire dal 2021 il limite di età per accedere al beneficio sarà abbassato a 30 anni.
Il Bonus Lavoro è una misura introdotta in Italia per favorire l’inserimento lavorativo dei giovani. Si tratta di una agevolazione rivolta alle aziende che assumono ragazzi che rientrano in determinati limiti anagrafici, mediante una diminuzione del costo del lavoro. I datori di lavoro possono usufruire di una riduzione dei contributi previdenziali che, per legge, devono versare a favore dei lavoratori assunti. Il Bonus è stato introdotto dalla Legge 27 dicembre 2017, n. 205, che prevedeva, nello specifico, uno sgravio fiscale, a valere sui contributi Inps, per i datori di lavoro privati che assumono giovani con contratti a tutele crescenti.
A partire dallo scorso anno, poi, in ottemperanza di quanto previsto dal c.d. Decreto Dignità (Decreto legge 12 luglio 2018, n. 87, convertito con modificazioni dalla Legge 9 agosto 2018, n. 96, entrata in vigore il 12 agosto), il vecchio pacchetto di incentivi per l’occupazione giovanile è stato sostituito dal nuovo Bonus Lavoro Giovani. Il provvedimento legislativo, che prevede apposite misure per favorire l’occupazione giovanile stabile, indicate nell’articolo 1 bis, in sostanza ha prorogato gli incentivi precedenti, introducendo delle modifiche. Tra queste la conferma dell’innalzamento del limite di età dei giovani assunti, previsto per accedere all’esonero, fino a 34 anni di età.
Una importante novità introdotta rispetto alla misura precedente è che la decontribuzione prevista dal beneficio per l’assunzione incentivata degli under 35 è riconosciuta anche nel caso di trasformazione di un rapporto di lavoro a termine in contratto a tempo indeterminato.