Just Eat Takeaway sigla un accordo collettivo per assumere i rider

Just Eat Italia e sindacati hanno firmato un’intesa in base alla quale i fattorini saranno assunti come lavoratori dipendenti con il contratto nazionale della logistica, trasporto, merci e spedizioni, mentre l’azienda si impegna ad assumere altre 4.000 persone entro l’anno.

Just Eat Takeaway sigla un accordo collettivo per assumere i rider

Un risultato storico, commentano i sindacati, “frutto di un lungo confronto tra le parti”, hanno affermato in una nota Cgil, Cisl, Uil, che “restituisce la giusta dignità all'attività di questi lavoratori e di queste lavoratrici, affermando diritti ed eque tutele contrattuali”. 

Una negoziazione “intensa”, la definiscono le sigle sindacali, che ha dovuto tener conto “delle specificità particolari del lavoro dei rider, che intreccia il punto di vista sindacale a quello giuridico-istituzionale e giurisprudenziale”.

Just Eat Takeaway ha accettato di applicare ai rider il contratto nazionale integralmente. I rider, fanno sapere i sindacati, diventeranno così lavoratori subordinati, dipendenti a cui vanno garantiti diritti come la paga base legata ai minimi contrattuali e non alle consegne, il Tfr, la previdenza, infortunio, maternità o paternità, ferie, orario di lavoro minimo, festività e notturni. Oltre al rimborso spese per l’uso del mezzo proprio.

Piena soddisfazione per il risultato ottenuto è stata espressa anche dall’azienda, con il country manager, Daniele Contini, che commenta: “Siamo soddisfatti del risultato positivo che testimonia la comune volontà di approcciare in modo costruttivo e sostenibile un settore in crescita a vantaggio di tutti gli attori di questa industry: rider in primis ma anche ristoranti e operatori come Just Eat". 

Giampiero Falasca, partner DLA Piper, e un team di giuslavoristi composto da Matteo Pace e Rossana Pennetta, ha assisto il Gruppo Just Eat Takeaway nella stesura e negoziazione dell’accordo collettivo che darà via a Scoober, il primo modello italiano di delivery food che prevede l’assunzione su scala nazionale dei riders come lavoratori subordinati.