Cairate, libro "Storia di due Monasteri" presentato il prossimo 3 ottobre
La ricerca storica svolta dall'autore ha riguardato San Pancrazio a Casale Litta ed il Monastero di Santa Maria Assunta a Cairate, e verrà presentata presso l'Auditorium cairatese in Piazza Libertà 2.
Si svolgerà sabato 3 ottobre 2020, alle ore 16, la presentazione del libro "Storia di due Monasteri" di Angelo Lazzarotto, organizzato dalla Pro Loco Cairate in collaborazione con il Comune di Cairate ed il Comune di Casale Litta.
La ricerca storica svolta dall'autore ha riguardato San Pancrazio a Casale Litta ed il Monastero di Santa Maria Assunta a Cairate, e verrà presentata presso l'Auditorium cairatese in Piazza Libertà 2.
Ingresso è gratuito ma contingentato nel rispetto della normativa per prevenire la diffusione del Covid-19. La prenotazione è obbligatoria per partecipare.
Il Monastero dell'Assunta in Cairate risale alla prima metà dell'VIII secolo, epoca di consolidamento e trasmissione della cultura benedettina, e costituisce uno dei primi insediamenti monastici nel territorio dell'attuale Lombardia, legato alla vicina presenza del Castrum di Castelseprio e del Monastero di Torba. La fondazione spetterebbe a Manigunda, nobildonna longobarda, che nel 737 avrebbe sancito la nascita di un monastero femminile. Esso doveva svolgere in origine anche la funzione di curtis, ovvero sede amministrativa della estesa proprietà fondiaria di cui era dotato, la cui ricchezza derivava dal fatto che i suoi mulini fossero il solo luogo della zona in cui si potesse macinare il grano.
Il complesso monumentale si compone di tre parti: il monastero vero e proprio, corrispondente al quadrilatero del chiostro, con gli ambienti che vi si affacciano; il quartiere nord o di San Pancrazio, eretto tra il 1481 e il 1560, in occasione dell'assorbimento dell'omonimo piccolo monastero, situato nei pressi di Casale Litta; i rustici della corte ovest, databili tra i secoli XVIII e prima metà del XIX. Il quartiere di San Pancrazio, in particolare, sorse su un'area di terreno che conserva i resti di un impianto molto più antico, che conobbe varie fasi a partire probabilmente dall'epoca tardoromana e costituisce quasi certamente il nucleo originario dell'insediamento. Tali vicende preesistenti erano del tutto ignote - non documentate nemmeno dal settecentesco Catasto Teresiano - e sono state riscoperte nel corso di una campagna di scavi archeologici condotta nel 2005-2006 dalla Provincia di Varese.