Caro fratello Svizzero, voglio scusarmi se i giorni scorsi ho imprecato contro di te
Gli animi talvolta si scaldano e poi riflettendo si vedono le cose in maniera diversa, noi diamo spazio a chi dice quello che pensa con civiltà.
Caro fratello Svizzero,
voglio scusarmi se i giorni scorsi ho imprecato contro di te che mi hai tenuto bloccato per due ore al confine per fare i controlli dei documenti. Avrei preferito passare quelle due ore con la mia famiglia che mi ha atteso molto più a lungo ieri sera perché le mie 8 ore di lavoro le ho dovute fare comunque.
Voglio però raccontarti che io sono il medico che potrebbe salvare tua mamma, sono il biologo che sta producendo i nuovi kit per la diagnosi del coronavirus, sono lo scienziato che sta lavorando per trovare un rimedio al virus, sono l’infermiere che si prende cura del tuo amico che sta lottando contro la morte, sono lo spazzino che mentre tutti sono spaventati e stanno a casa ritiro la tua spazzatura. Oggi ho fatto tardi per colpo di un agente di confine che mi ha trattenuto due ore di più e Dio sa cosa avrei potuto fare in queste due ore…
Domani mattina sarò di nuovo alla dogana per fare la mia parte per combattere la battaglia contro il COVID-19. Questa battaglia la vinceremo solo se tutta l’umanità sarà unità, se riusciremo a collaborare fraternamente aiutandoci a vicenda. Io voglio vincere, Tu vuoi vincere, tutti noi vogliamo vincere, ma possiamo farlo solo assieme come una unica umanità che collabora.
Se domani farò due ore di coda perderò io, perderai tu.. perderemo tutti.
Fai la tua scelta e che il Signore sia con noi.
Un frontaliere