Chiasso, sdognanato un rinoceronte bianco
L’animale è un esemplare di quattro anni, nato in cattività nel gennaio del 2017 in uno zoo di Tel Aviv, quindi esportato in Svizzera nel dicembre 2019, dove è rimasto fino a qualche giorno fa.
Singolare operazione di sdoganamento presso la Sezione Operativa Territoriale di Ponte Chiasso. L’importazione ha riguardato un esemplare maschio di rinoceronte bianco meridionale, specie Ceratotherium simum simum, del peso di 1.236 chilogrammi, donato dallo zoo di Zurigo al bioparco Zoom di Torino.
il primo e unico ambiente multi-specie visitabile a piedi, in Italia, dove in oltre 15mila mq convivono, senza gabbie o recinzioni, circa 10 specie caratteristiche della savana africana (tra erbivori e volatili), separati dai visitatori solo da barriere naturali come formazioni rocciose, alberi e corsi d’acqua. (AGI)
L’animale è un esemplare di quattro anni, nato in cattività nel gennaio del 2017 in uno zoo di Tel Aviv, quindi esportato in Svizzera nel dicembre 2019, dove è rimasto fino a qualche giorno fa.
Le operazioni di controllo dei documenti a scorta della spedizione e del microchip dell’animale, condotte dai funzionari ADM e dai militari della Guardia di Finanza di Ponte Chiasso, sono state svolte con celerità e sicurezza negli spazi della dogana commerciale, per evitare ulteriori stress al rinoceronte e consentirgli di proseguire serenamente il suo viaggio verso la nuova casa di Torino.
L’esemplare, cui è stato dato il nome Rami, fa parte di un programma di riproduzione e salvaguardia delle specie a rischio di estinzione (Endangered Species Programme), gestito a livello europeo da una speciale Commissione che stabilisce gli spostamenti dei singoli esemplari all’interno delle strutture zoologiche rispondenti ai requisiti per la loro gestione.
ADM e GdF al servizio della natura, dell’ambiente e della protezione delle specie a rischio.
La domanda viene spontanea perchè trasferire un animale così bello? Si tratta di un programma di interscambio tra strutture zoologiche europee per preservare il benessere degli animali ma anche per evitare la consanguineità e preservare un pool genetico diversificato e sano