Claudio Arici è il nuovo Direttore sanitario dell’ASST Valle Olona

Di origini bergamasche, è medico infettivologo, proviene dall’ASST Melegnano Martesana, dove ricopriva il ruolo di Direttore sociosanitario.

Claudio Arici è il nuovo Direttore sanitario dell’ASST Valle Olona

Subentra alla Dottoressa Paola Giuliani, ora in forza all’ASST Gaetano Pini –CTO.

I  primi giorni sono serviti per visitare i Presidi e incontrare i professionisti  sanitari. Ieri la presentazione del neo-Direttore al Collegio di Direzione e alla stampa.

Il dottor Arici ha spiegato le premesse del suo operare: “Le sfide si affrontano  in  team,  senza  la  squadra  non  si  va  da  nessuna  parte. La  pandemia  ci  ha  insegnato  la  flessibilità:  dobbiamo  offrire  le migliori  risposte  in  uno  scenario  che  può  mutare  di  settimana  in settimana,   che   non   conosciamoe   non   possiamo   prevedere.

Dobbiamo  ascoltare  e  supportare  sempre i  nostri  professionisti sanitari: li sto incontrando in questi giorni in corsia, nei loroambienti di  lavoro,  voglio  conoscereda  vicino  gli  spazi  in  cui  operano. 

Ho percepito  una  grandissima  voglia  di  ripartire. Molti  slanci. Nessun direttore deve lasciare il professionista in una situazione di disagio, sarebbe assai grave, dobbiamo sempre essere al loro fianco, in ogni momento." conclude Arici.

Così come i cittadini che domandano  salute: le  persone hanno bisogno di entrare in un percorso di cura tutelato.Non devono andare a  cercare l’ufficio qui o l’ambulatorio là. Dobbiamo farci carico della multidimensionalità dei loro bisogni”. Sono giorni esplorativi, per lui, di familiarizzazione.

“Dobbiamo ridisegnare una nuova medicina. Oggi affrontiamo patologie multiple con un approccio multidisciplinare. Non esistono più monadi, spazi esclusivi, rigidità, presunzioni.

So che il futuro ci proietterà verso l’Ospedale unico, e vi dico che è una progettualità che condivido. Il nuovo Ospedale potrà massimizzare le potenzialità di cura, massimizzando la flessibilità delle risposte. Perché questa pandemia ci insegna ogni giorno”.