Confartigianato Imprese Varese dona 400 panettoni e un ventilatore
400 panettoni, un ventilatore e un alti flussi «Il mondo del lavoro sostiene l’ospedale Facciamo la nostra parte, serve responsabilità»
400 panettoni, un ventilatore e un alti flussi
«Il mondo del lavoro sostiene l’ospedale
Facciamo la nostra parte, serve responsabilità»
Quattrocento panettoni artigianali, realizzati da tre imprenditori del territorio, un ventilatore e un apparecchio per ossigeno ad alto flusso. Confartigianato Imprese Varese, attraverso i suoi imprenditori, le aziende associate e i dipendenti, ha scelto di lanciare un segnale importante, significativo, agli operatori sanitari del territorio: il mondo dell’impresa c’è, anche in questa seconda ondata, ed è pronto a sostenere gli sforzi di chi, parole del presidente Davide Galli, «ogni giorno combatte in prima linea per consentire a noi di continuare a lavorare».
«Riconosciamo con convinzione il ruolo scientifico, sanitario e sociale di questi operatori e riteniamo fondamentale dimostrare loro solidarietà e vicinanza in un momento nel quale le frustrazioni legate al periodo e la rabbia per il prolungarsi di questa situazione complessa sfociano purtroppo talvolta in ingiustificate e deprecabili manifestazioni di diffidenza nei loro confronti, come ha purtroppo testimoniato anche la cronaca nazionale» prosegue Galli.
I panettoni sono un simbolo. Portano la firma delle pasticcerie Maculan di Varese, Bacilieri di Marchirolo e I Capricci di Tradate, aziende che hanno sostenuto nel concreto lo sforzo di Confartigianato Varese nel destinare un prodotto rigorosamente locale ai reparti più esposti nella lotta al covid: l’hub Covid guidato dal professor Francesco Dentali, il reparto di Malattie Infettive diretto dal professor Paolo Grossi e il reparto della dottoressa Cinzia Gambarini.
La consegna, a dispetto del cattivo tempo, è stata effettuata nella mattinata di oggi, venerdì 4 dicembre, nelle mani dei rappresentanti dei tre reparti e del direttore generale dell’Asst dei Sette Laghi, Gianni Bonelli da parte del presidente di Confartigianato Varese, Davide Galli, del direttore generale, Mauro Colombo e degli imprenditori.
«Accanto a questo dono che vuole rappresentare il ponte che idealmente lega il territorio a questi operatori, Confartigianato ha scelto di destinare un ventilatore al reparto Hub Covid mentre i dipendenti dell’associazione, con uno sforzo importante e determinato da parte di ciascuno, hanno voluto contribuire direttamente con un apparecchio per l’ossigeno ad alti flussi, nella speranza che possa rafforzare gli sforzi del personale e possa aiutare il maggior numero di persone» ha comunicato il dg Colombo, nel ricordare come la gratitudine per quanto fatto non può lasciare indifferenti chi opera su questo territorio.
«Con questo gesto mandiamo un messaggio: dobbiamo portare rispetto e riconoscenza, oggi più che mai, nei confronti di chi non ha mai abbassato la guardia nei confronti della pandemia. Questo ospedale, che ha raggiunto il numero più alto di degenti Covid in Italia, è un esempio di organizzazione, competenza e professionalità, valori che lo accomunano in modo profondo alle nostre aziende» le parole di Davide Galli.
Aggiunge il presidente di Confartigianato Varese: «Non possiamo nascondere l’impatto che questa pandemia ha sull’economia e sulle imprese. Ci sono scelte che abbiamo contestato con forza e misure alle quali ci siamo opposti, convinti che non fossero le migliori per contrastare il contagio, ma siamo consapevoli della violenza di questa malattia, l’abbiamo toccata con mano da vicino e abbiamo preso ancor più consapevolezza della bravura, della disponibilità, dell’umanità e della competenza di questa struttura alla quale riconfermiamo, così come nella prima ondata, il massimo sostegno e supporto».
Galli chiude rilanciando un messaggio più volte diffuso: «Le imprese sono sentinelle anti-Covid, gli investimenti fatti in questi mesi hanno permesso di contenere, per quanto possibile, la diffusione del virus. A tutti gli altri chiediamo responsabilità: non possiamo in alcun modo permetterci una terza ondata e nuove strette, il mondo dell’economia non lo reggerebbe. Dobbiamo adottare in modo rigoroso le misure di distanziamento e investire il più possibile in prevenzione e salute, sostenendo gli sforzi delle imprese e quelli degli ospedali».