Coronavirus, tutti senza soldi-video
la crisi da coronavirus colpisce tutti, ma in maniera diversa e qualcuno ci ha girato un video (Thunder Top Team)
La crisi avanza e qualcuno ci scherza , altri sono depressi, giocano coi bimbi, bisticciano con le mogli, alcuni si sono dati al giardinaggio, coloro che hanno un pezzo di terra, altri a youtube, social, ecc.
Qualcuno pensa "speriamo che me la cavo" come il film del 1992 diretto da Lina Wertmüller e interpretato da Paolo Villaggio. Il film è tratto dall'omonimo libro di Marcello D'Orta.
la pellicola non è ambientata ad Arzano, per ragioni di diritti d'autore, ma nell'immaginario paesino di Corzano. Inizialmente, la scelta dell'ambientazione del film era caduta sulla città di Napoli ma, non appena la troupe giunse nel capoluogo campano, fu avvicinata da alcuni personaggi vicini agli ambienti della malavita che pretesero il 10% del budget del film per permetterle di svolgervi le riprese[1], cosa che spinse dunque la regista a spostare la location da Napoli a Taranto, più precisamente nel suo Borgo Antico, e, per alcune riprese, nei comuni baresi di Altamura e Corato, oltreché in quello romano di Tivoli e quello napoletano di San Giorgio a Cremano; Paolo Villaggio, infatti, nel film si affaccia sul panorama di una Taranto vecchia (nella sequenza d'apertura del film viene pure ripresa da corso Vittorio Emanuele II la fabbrica dell'ILVA), pur essendo, dal punto di vista narrativo, ancora ambientato in Campania. (wikipedia)